Questa mattina, sul tavolo del manager, la perizia di altri reparti
Dopo l’allagamento dell’Unità di Cardiologia del Papardo, l’allarme infiltrazioni si è diffuso in altri reparti. All’ottavo piano, appena entrati dalla Cardiochirurgia, era evidente una pozzanghera dove giaceva un pannello, chiaramente crollato dal controsoffitto. L’ambiente non appartiene alla zona degenza, ma, visti i “reperti di cedimento-, sembrava a rischio allagamento, come sottolineato nei nostri precedenti articoli.
Invece, “E’ un’area inutilizzata-, assicura oggi il direttore generale, Gaetano Sirna.
Questa mattina, è stata depositata una perizia tecnica proprio sul tavolo del dirigente.
“L’ho richiesta ieri-, dice il manager, “e l’analisi strutturale sembra quasi nella norma. Per l’esattezza, questi locali sono stati già consegnati alla ditta per i lavori del Polo Oncologico – afferma Sirna. “Non è altro che un cantiere dove è entrata l’acqua piovana da una finestra, rimasta aperta-.
Per quanto riguarda, l’altro reparto “incriminato- di infiltrazioni, la Neurochirurgia pronta da sei mesi e mai inaugurata: “Non si riscontrano danni dovuti alla pioggia, secondo i tecnici- – ribadisce il direttore. -Sul controsoffitto dei corridoi della Terapia Intensiva, si è formata la condensa delle tubazioni a causa del condizionatore. Un problema che può rientrare nella norma-.
Un fatto è certo: il reparto resta chiuso e, forse, non viene tutelato con gli interventi di manutenzione che merita.
