Gli amministratori e i politici italiani sono ... Rapaci

Gli amministratori e i politici italiani sono … Rapaci

Redazione

Gli amministratori e i politici italiani sono … Rapaci

domenica 17 Maggio 2009 - 14:26

Venerdì alle 18,00, alla Libreria Mondadori

Che un pubblico amministratore debba improntare il proprio comportamento alla “diligenza del buon padre di famiglia” è concetto ripetuto infinite volte nelle relazioni del Procuratore Generale della Corte dei Conti. Il quale ribadisce, inascoltato, che gli atti dei pubblici amministratori debbono essere sempre finalizzati alla soddisfazione delle esigenze della collettività a cui, in sostanza, sono sottratte le risorse finanziarie necessarie per l’amministrazione.Se c’è qualche cittadino che si illude ancora che tutti i manager pubblici amministrino tenendo ben presente questo principio, lo invitiamo a non leggere “Rapaci” il libro dell’editorialista del Corriere della sera Sergio Rizzo, che verrà presentato alla Libreria Mondadori – viale San Martino, 15 – venerdì 22 maggio alle ore 18,00.

Gli ingenui e meritevoli cittadini, ancora convinti che nel nostro beneamato Paese esista un residuo dell’etica della responsabilità di weberiana memoria, sarebbero profondamente delusi dall’incredibile elenco di malefatte e sprechi di cui si sono macchiati – e continuano a macchiarsi – i responsabili di enti e imprese di proprietà parzialmente o interamente pubblica. E quindi anche nostre.

Un esempio: la Tirrenia, senza contributi pubblici, nel 2007 “avrebbe perso, in rapporto ai dipendenti, tre volte più di Alitalia: 73.000 euro pro capite, contro 25.000 … Dal 2003 al 2007 la compagnia aveva bruciato un miliardo e 24 milioni di contributi pubblici …

E che dire dei compensi per gli amministratori, voce triplicata in cinque anni, con una spesa passata dai 320.287 euro del 2003 ai 973.313 euro del 2007”. Modesto compenso per la cattiva gestione dell’azienda. Altro che diligenza del buon padre di famiglia!

Quello della Tirrenia è solo uno dei mille esempi degli sperperi italiani, che vengono illustrati, con dovizia di nomi e particolari, nel libro di Rizzo. Avvenuti nella più totale irresponsabilità dei manager.Senza che dalla bocca dei politici che li avevano messi su quelle ben remunerate poltrone uscisse una sola parola di scusa verso i reali padroni dei soldi dilapidati: i cittadini italiani.

Un capitolo intero è poi dedicato alle Province, enti che, prima delle elezioni del 2008, erano stati bollati come inutili, da smantellare al più presto.Nel 1947 erano 91, nel ’74 95, nel 2002 103. Oggi sono 109 e, tra esse, vi sono perle> come l’Ogliastra – 57.960 abitanti nel 2008 – o come Fermo (165.000 abitanti) e Ascoli Piceno (105.000), ottenute con la divisione in due parti di un unico ente (AP), col risultato di passare da un consiglio provinciale di 30 membri a due di 24 ciascuno.Tutti insieme, i 109 enti, giudicati inutili da mezzo secolo – “delle Province non parlo perché bisognerebbe eliminarle” disse Berlusconi in diretta durante una chat-line del Corriere della sera – sono costati a noi cittadini, nel solo 2008, la bellezza di 17 miliardi di euro.

Sono così tanti i miliardi gettati al vento che viene da chiedersi quante cose utili si sarebbero potute fare con quella incredibile massa di risorse.

Cose utili di cui si sente oggi drammaticamente la mancanza e per le quali sentiamo sempre più spesso dire. “Purtroppo non ci sono i soldi”.A proposito di soldi, possibile che, a distanza di 5 mesi dall’approvazione del Piano di Emergenza non si siano riusciti a trovare i 10-20 mila euro necessari a diffondere i volantini con l’indicazione delle aree di raccolta? 

Come aveva acutamente previsto un lettore di Tempostretto, ci risulta che Rotary, Lions e Kiwanis siano disposti a stamparli a loro spese, a patto che il Comune gli dica cosa scrivervi sopra.

E’ impresa troppo ardua per l’Assessorato alla Protezione civile?

Non ci meravigliamo poi se Sergio Rizzo ne fa un articolo per il Corriere della sera!

I Messinesi, se vogliono, potranno chiederglielo direttamente venerdì alle 18,00 alla Libreria Mondadori.

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