Finora il bilancio è di cinque feriti, case ed una fabbrica distrutte, circa 200 sfollati
Gli incendi non concedono tregua sui Monti Peloritani. Anche oggi una mattinata d’inferno che ha messo a dura prova VVF, Corpo Forestale e Protezione Civile. Bruciano i boschi attorno Rometta, Spadafora, Gualtieri Sicaminò, Rodì Milici, Patti ma la situazione più drammatica a Salice. Gli incendi hanno raggiunto l’autostrada Messina-Palermo mettendo a rischio la circolazione. Le fiamme si sono spinte fin nelle aiuole spartitraffico. Gli agenti della Polizia Stradale aiutandosi con dei rami hanno lottato a lungo con il fuoco.
Ma oggi è stato anche il giorno dei primi bilanci nella zona di Spadafora devastata dagli incendi di ieri, soprattutto nelle Frazioni San martino e Grangiara.
E’ ancora ricoverato in gravi condizioni al Policlinico il 68enne Giuseppe Michele Russo con ustioni di secondo e terzo grado. E’ stato avvolto delle fiamme mentre tentava di mettere in salvo gli animali. Intossicati altri due abitanti di S.Martino e due Carabinieri della stazione di Spadafora che cercavano di aiutare alcune persone anziane a lasciare le proprie case.
Quattro le abitazioni totalmente distrutte dagli incedi così come una fabbrica che produceva cucine componibili.
Complessivamente sono circa 200 le abitazioni evacuate nelle due frazioni di Spadafora. La protezione civile ha allestito tre centri di accoglienza al Palasport, al Municipio e nelle scuole elementari ma oggi quasi tutti hanno preferito sistemarsi da parenti o rientrare nelle case meno danneggiate. Le fiamme non hanno risparmiato neanche il bestiame e diversi allevatori della zona hanno perso la loro unica ricchezza. Ora a Spadafora ed in tutta la zona regna la paura. Paura che il fuoco possa tornare portando ancora pericoli e distruzione.
