Atm: inaugurato il capolinea sud del tram, ma i punti interrogativi sono tanti

Atm: inaugurato il capolinea sud del tram, ma i punti interrogativi sono tanti

Redazione

Atm: inaugurato il capolinea sud del tram, ma i punti interrogativi sono tanti

martedì 21 Aprile 2009 - 12:06

Ci vorranno almeno quindici giorni per l'entrata in esercizio ma attualmente in circolo ci sono solo sei vetture. I conducenti sul piede di guerra perché è stato mantenuto lo scambio manuale. Ed è giallo sui bus di seconda mano: La Corte non li vuole, ma la ditta fornitrice avrebbe inviato le fatture

«L’inaugurazione di oggi? Buona per l’opinione pubblica». Il commento aspro viene da uno dei dipendenti dell’Atm che oggi hanno assistito alla -cerimonia di attivazione- del nuovo capolinea sud della tranvia, a Gazzi, alla quale hanno partecipato il sindaco Giuseppe Buzzanca, il commissario dell’Atm Cristofaro La Corte, l’assessore alla Mobilità urbana Melino Capone, il direttore generale dell’Atm Claudio Conte e i tecnici dell’azienda e del Comune. E può dirsi fortunato, il primo cittadino, che ha ottenuto un passaggio dalla prima vettura del tram che lo ha portato dal capolinea alla fermata Municipio. E’ fortunato perché in realtà, a parte questo primo viaggio sperimentale, per l’entrata in esercizio del capolinea bisognerà attendere almeno quindici giorni. «E’ il tempo necessario – spiega Conte – per piccoli aggiustamenti tecnici e per completare la formazione, obbligatoria per legge, dei conducenti».

Già, i conducenti. Proprio loro sono i più polemici nei confronti dell’inaugurazione di oggi, anzi, sono proprio sul piede di guerra perché non si è ancora provveduto a rimuovere lo scambio manuale, un sistema obsoleto e alquanto faticoso per chi vi opera (parliamo di una leva dal peso di 35 chili) che in venti giorni al massimo potrebbe essere rimosso. Il fatto, poi, che il terminal si trovi dopo la curva aggiunge ulteriori problemi tecnici e di visibilità, che i conducenti lamentano e lamenteranno all’azienda, che non li ha ancora convocati in merito.

Tornando alla funzionalità del capolinea per gli utenti, cosa cambierà di fatto? Con il tram a pieno regime, o quasi, e dunque con circa dodici vetture in circolazione, i tempi d’attesa si ridurrebbero a 6-7 minuti. Il problema è che attualmente in giro per Messina ci sono appena sei vetture, delle quali una oggi è tornata in deposito per un guasto. «Il commissario sta facendo l’impossibile – afferma il direttore generale Conte – per accelerare i tempi di riparazione delle vetture ferme, i problemi, che riguardano piccoli contenziosi con le ditte fornitrici e soprattutto la mancanza di liquidità, sono tutti superabili». Tra i problemi c’è quello relativo ai pezzi di ricambio: acquistarli di nuovi costa troppo, allora si utilizzano ormai da tempo due vetture come -cavie- dalle quali smontare questo o quel pezzo.

Capitolo autobus, la vera nota dolente dell’Atm. Il terminal della tranvia avrà anche un capolinea per dodici mezzi gommati, al fine di ottimizzare l’interscambio tra autobus e linea tranviaria. Ma oggi, con ben 27 linee di fatto soppresse, escono dal deposito appena 42 vetture, alcune delle quali spesso tornano indietro guaste (sabato hanno fatto dietrofront in sei), «per la vetustà dei mezzi o a volte anch per il -cattivo utilizzo-, che ci desta qualche perplessità», spiega Conte. Alcuni mesi fa il Comune aveva individuato una prima soluzione: l’acquisto di trenta autobus di seconda mano da una nota ditta lombarda, la Basco, al modesto costo di 400mila euro. Un’operazione stoppata però dal neo commissario La Corte: piuttosto che acquistare mezzi, ripariamo quelli rotti che abbiamo. Qualche risultato lo si sta ottenendo, nei prossimi giorni dovrebbe tornare in circolazione una vettura da dodici metri, altri bus destinati alla rottamazione stanno per essere recuperati. Ma il problema è un altro: pare che la Basco abbia già inviato le fatture per i 30 bus concordati col Comune, che ne è il committente, e con l’Atm, sollecitando più volte l’azienda a prendere possesso di vetture che la ditta fornitrice ha ferme nel proprio piazzale da qualche mese. Fermare tutto, come ha annunciato di voler fare La Corte, potrebbe aprire contenziosi che probabilmente l’Atm non può permettersi. Un piccolo giallo che presto dovrà essere risolto.

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