Atm. Oltre gli stipendi c'è di più...

Atm. Oltre gli stipendi c’è di più…

Redazione

Atm. Oltre gli stipendi c’è di più…

giovedì 05 Febbraio 2009 - 09:52

Il rappresentante della Fit-Cisl Enzo Testa spiega le ragioni dell' “inversione di rotta”: «Ci è stata promessa l'internalizzazione di tutti i servizi. L'unica cosa che ci interessa è che i cittadini possano contare su un vero servizio pubblico»

«Le ragioni che ci hanno convinto a revocare lo sciopero, contrariamente a quanto si possa pensare o a quanto è stato fatto intendere, non sono legate alla conferma del pagamento degli stipendi». Ebbene, riprendendo il motivo di una vecchia canzone, verrebbe da dire che -oltre gli stipendi c’è di più-. Cercando di -sdrammatizzare-, sempre ovviamente con il dovuto rispetto, e’ questa la prima cosa che ci tiene a mettere in chiaro Enzo Testa (nella foto), confermato qualche giorno fa segretario generale della Fit-Cisl Trasporti, e raggiunto telefonicamente per cercare di capire meglio cosa abbia determinato l’insospettabile svolta di ieri sera. «È vero, l’assessore Capone ci ha fornito maggiori certezze sul giorno in cui i soldi dovrebbero “materialmente” arrivare, ma il nodo stipendi era già stato affrontata durante l’incontro della mattina e sapevamo che le mensilità sarebbero state retribuite». Gli arretrati di dicembre dovrebbero infatti arrivare a metà della prossima settimana, lo stipendio di gennaio dopo circa otto giorni la consegna della prima tranche.

Ma come più volte sottolineato dal segretario, il problema dell’Atm va ben oltre: «La conferma dello stipendio non è stata una motivazione sufficiente per la sospensione dello sciopero che fino alle 22 era infatti ancora confermato. A quel punto però l’assessore ha capito che il nostro interesse è prima di tutto discutere del futuro dell’azienda e si è dunque messo in contatto con Buzzanca per fissare, massimo entro quindi giorni, una “non-stop” in cui affronteremmo la questione del piano industriale».

I sindacati, secondo quanto dichiarato da Testa, hanno inoltre posto dei paletti ben precisi all’amministrazione ponendo, come presupposto necessario per un dilago fra le parti, la garanzia di internalizzazione di tutti i servizi: «Capone – afferma il segretario – ha accettato la nostra condizione, quella cioè di bloccare le gare di appalto in corso per l’assegnazione dei lavori di manutenzione della linea tranviaria e di servizi affini a ditte esterne, nell’ambito di alcuni progetti europei».

Per i sindacati dunque no all’esternalizzazione, sì alla qualificazione del personale interno all’azienda attraverso corsi di aggiornamento che possano permettere di “sfruttare” a pieno tutte le capacità interne all’Atm. «Abbiamo discusso anche della questione relativa al premio di produzione che nel vertice di ieri si era stabilito di sospendere. Al momento è stato ripristinato ma anche di questo aspetto sarà necessario discutere seduti intorno ad un tavolo. Siamo favorevoli – sottolinea Testa – alla necessità di rimodulare i criteri per l’assegnazione del premio di produzione che dovrà essere legato all’incremento della produttività».

Promesse da una parte e richieste dall’altra,dunque, quelle che hanno caratterizzato l’incontro – sorpresa di ieri pomeriggio, a dimostrazione di come la soluzione della vicenda Atm scorra su un filo sottilissimo che rischia però di spezzarsi al primo colpo di vento. E a Messina, purtroppo, i “colpi di vento” sono sempre dietro l’angolo.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007