Atm. Testa (Fit-Cisl): «Il nostro giudizio su La Corte è in sospeso. Il piano industriale va rivisto»

Atm. Testa (Fit-Cisl): «Il nostro giudizio su La Corte è in sospeso. Il piano industriale va rivisto»

Redazione

Atm. Testa (Fit-Cisl): «Il nostro giudizio su La Corte è in sospeso. Il piano industriale va rivisto»

martedì 24 Febbraio 2009 - 10:27

Il rappresentante sindacale non si sbilancia ma delinea la cornice entro cui il neo-commissario si troverà ad operare: «La strada per La Corte sarà tutta in salita anche perchè il piano industriale, così come concepito, non fa sperare nulla di buono»

È una pietanza decisamente piccante quella “servita” al neo-commissario straordinario Cristofaro La Cortee che nel menù delle emergenze di Messina è rintracciabile tra i “primi piatti” alla voce Atm. Per l’ex-questore di Messina non sarà di certo facile trovare la ricetta giusta per far sì che il futuro della municipalizzata possa finalmente essere più dolce che amaro rispetto a quanto finora successo. L’unica cosa certa è il metodo che si dovrà utilizzare sarà quello di una cottura a fuoco lento, perché solo il tempo potrà dare risposta ad una situazione che per l’azienda di pubblico trasporto sembra essere giunta ad un bivio: o la fine o la rinascita.

Il futuro dunque per il neo-commissario, ma di questo ne è già consapevole lui stesso, si prospetta tutt’altro che semplice, sarà necessario prendere poco a poco confidenza con dei meccanismi e soprattutto con delle realtà, umane e lavorative, fino a questo momento osservate dall’esterno. E una delle parti in gioco con cui più spesso La Corte avrà a che fare, sarà sicuramente quella del mondo sindacale. Abbiamo dunque deciso di chiedere ad uno dei rappresentanti, Enzo testa della Fit-Cisl, una previsione su quello che potrà essere l’operato del nuovo dirigente, soprattutto nell’ottica di una scarsa esperienza in un settore come quello della mobilità, e soprattutto come quello della mobilità di Messina.

«Non lo abbiamo ancora incontrato ma sapevamo già da qualche tempo che a sostituire il commissario Manna sarebbe stato il dott. La Corte – afferma Enzo Testa. Ci aveva messo a conoscenza della novità l’assessore Melino Capone con cui siamo sempre in contatto nell’attesa di una convocazione che metta di fronte sindacati, amministrazione ed azienda, per discutere del servizio di trasporto. Al momento il nostro giudizio sul nuovo commissario rimane in sospeso, ci rendiamo conto che la situazione che La Corte si troverà ad affrontare sarà tutta in salita, soprattutto perché dopo un’attenta lettura del piano industriale che ci è stato consegnato qualche settimana ci siamo resi conto che le possibilità di rilancio per la municipalizzata sono decisamente basse».

Alla base delle preoccupazioni di Testa, così per come il piano d’impresa è stato redatto, c’è soprattutto il rischio che l’Atm non ripartirà da zero, fornendo ai cittadini un trasporto che, dopo tanti anni, possa finalmente essere efficiente: «A parte qualche timido spiraglio relativo alla nostra richiesta di internalizzare i servizi, come nel caso del car e bike-sharing, nelle attività di carro attrezzi, e nonostante le garanzie dell’assessore Capone sul futuro lavorativo dei dipendenti, il documento non risponde alle vere esigenze, di dinamismo e ripresa della muncipalizzata». Una considerazione a cui Testa sottolinea di essere giunto, almeno da parte propria, in modo del tutto responsabile e in primis tenendo in considerazione il futuro del pubblico trasporto e le esigenze dell’utenza.

«Attendiamo speranzosi che l’amministrazione ci convochi per discutere del piano, ritengo però sia giunto il momento che Palazzo Zanca cominci a prendere delle decisioni più coraggiose perché così come concepito questo progetto di rilancio appare “monco”. Anche per questo – aggiunge Testa – ci riserviamo di esprimere un giudizio su La Corte cui, lo ribadiamo, aspetta un compito molto difficile».

(foto Dino Sturiale)

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