Ieri diffusa la circolare ufficiale delle direzione. I sindacati ancora intenzionati a esporre denuncia alla Procura per il mancato ripianamento dei bilanci da parte del Comune
Arriveranno venerdì gli stipendi di gennaio ai lavoratori dell’Atm. Ieri la direzione ha diffuso una circolare interna in cui si ufficializzava questo passaggio, spiegando che il ritardo è dovuto a vari intoppi burocratici dovuti anche al passaggio di consegne tra il presidente Providenti e il nuovo commissario Grasso, con relativi cambi di firme sui documenti ufficiali. Tutto dovrebbe essersi risolto, però, e venerdì, quando anche febbraio sarà finito, giungeranno finalmente le mensilità di gennaio.
Fatto questo, si dovrà da subito pensare agli stipendi di febbraio. I sindacati hanno inoltrato una richiesta alla commissione commissariale affinché si accelerino le procedure in modo da effettuare i pagamenti già la settimana prossima, così da tranquillizzare e dare una reale boccata d’ossigeno ai lavoratori. Sindacati che hanno chiesto anche l’attivazione di un tavolo tecnico dove discutere, finalmente, della riorganizzazione dell’azienda e in particolare dell’ottimizzazione del personale. Il riferimento è anche e soprattutto alla manutenzione del tram, che l’Altsom non garantisce più in quanto ha rescisso il contratto, e che dovrebbe essere affidata ad interni (con notevole risparmio di risorse).
Intanto le organizzazioni sindacali, come anticipato sabato scorso, intendono andare avanti per le vie legali contro il Comune. L’intenzione è sempre quella di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica relativamente al mancato ripianamento da parte del Comune dei bilanci dell’Atm dal 2001 al 2005. Un passaggio previsto dalla legge e che ha contribuito in maniera significativa ad alimentare la situazione debitoria dell’Atm che attualmente si assesta intorno ai 20 milioni di euro. Ogni anni l’azienda paga 500mila euro di interessi, e proprio per il mancato ripianamento dei bilanci l’Atm vanta nei confronti del Comune un credito di 16 milioni. Un credito senza il quale molti degli attuali problemi sarebbero già stati risolti.
