«Gestione inadeguata, danno economico di oltre 30 milioni di euro». In settimana si dimetterà il vicepresidente
«La Regione mandi a casa il Cda del Cas e nomini un commissario». Questa la richiesta formale che Cgil, Cisl e Uil fanno tramite un documento unitario all’assessore regionale ai Lavori pubblici Agata Consoli, al termine dell’assemblea tenuta stamattina dai lavoratori presso la sede del Consorzio allo Scoppo. I quasi 500 dipendenti sono in sciopero dalle 22 di ieri sera, per un’adesione che secondo la Cgil è stata -totale-.
I sindacati parlano di «gestione inadeguata, tenuta in piedi solo dall’abnegazione del personale». Più del 50 per cento degli addetti ha contenziosi con l’azienda, e il mancato rinnovo delle concessioni delle aree di servizio, scadute nel 2004, ha causato un danno economico di oltre 30 milioni di euro. Per questo si chiede che, anche alla luce di quella «litigiosità che non è più alibi», la Regione mandi a casa il Consiglio d’amministrazione e nomini un commissario.
I lavoratori si sono ripromessi che entro dieci giorni, se non cambieranno le cose, proclameranno un altro sciopero di 24 ore, non escludendo di trasferire la protesta a Palermo. Intanto oggi si è riunito il Cda del Consorzio, dal quale è emerso che entro questa settimana, dopo il presidente Minardo, si dimetterà anche il vicepresidente Carmelo Torre.
