Il neo-segretatio Lillo Oceano denuncia il disinteresse della società per la sorte dei lavoratori.
«Dopo la chiusura nel corso del 2008 di moltissime aziende tra le quali Molini Gazzi e Pastificio Puglisi, in questo inizio di 2009 la crisi è arrivata anche nella nostra provincia. E in alcuni casi non c’è nemmeno il supporto degli ammortizzatori sociali e ci si ritrova dall’oggi al domani senza misure di sostentamento o, come nel caso di Natale Barca, incastrati tra meccanismi che non sembrano darti via di scampo. Perdere il lavoro a 45 anni significa non trovarne un altro». Così il neo segretario della Cgil di Messina Lillo Oceano commenta la situazione lavoro a Messina e provincia in quest’avvio di anno.
«Non è accettabile che Messina, porta della Sicilia, 13a città d’Italia, resti con una stazione senza un bar, mentre si sommano i segnali del progressivo abbandono da parte di RFI. Sono stati tagliati i treni da e per il continente, hanno chiuso le officine di riparazione dei treni, lascia l’isola Cargo- la parte che fa trasporto merci-. Quante sono oggi le navi in servizio effettivo nello Stretto?»
«La vicenda dei bar è poi clamorosa perché Centostazioni annuncia interventi di riqulificazione e valorizzazione delle stazioni e qui a Messina se si va alla stazione centrale sembra di essere finiti in una città fantasma, con i locali rinnovati e tutti chiusi.È evidente che serve una reazione forte e decisa delle istituzioni e della deputazione provinciale su RFI e su Centostazioni per fa riaprire i Bar e garantire il personale. La Cgil dal canto suo attiverà tutti gli strumenti per dare voce ai lavoratori e a questa città che non può davvero più permettersi di perdere un solo posto di lavoro». Oggi pomeriggio alle ore 15.00 presso la Chiesa della SS Eustochia di C.da Catanese (Annuniziata), la Cgil di Messina con una dlegazione parteciperà assieme agli ex colleghi ai funerali di Natale Barca.
(foto Dino Sturiale)
