Al dibattito ha partecipato anche l'ambasciatore Paolo Lembo, direttore UNDP – Iraq
Con un dibattito sulla stesura finale del documento di Messina, si è aperto oggi a Palazzo Zanca il secondo ed ultimo appuntamento con il mondo arabo, previsto nell’ambito dell’Horcynus Festival 2007, rassegna delle arti Mediterranee cui partecipa il Comune di Messina. Al dibattito, ha partecipato anche l’ambasciatore Paolo Lembo, direttore UNDP – Iraq, che ha sottolineato l’impossibilità di poter dar vita ad una dichiarazione che soddisfi le numerose e diverse posizioni riguardo all’attuale situazione vissuta in Iraq, ribadendo comunque l’importanza di fissare gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso la sottoscrizione del documento. L’incontro è poi proseguito sul tema del seminario conclusivo “L’individuo… il Cittadino e i confini…-, durante il quale è stato affrontato il problema della condizione di vita e dei diritti umani nel mondo arabo, messi in luce attraverso la tecnica cinematografica. La guerra in Iraq ha inasprito i rapporti con il medioriente ed ha allontanato il problema reale in questi paesi: quello della democrazia. In questo scenario geopolitico non è facile il lavoro di intellettuali, artisti, movimenti culturali in genere, perché ogni loro gesto, opera, ricerca artistica, viene inquadrato come un atto di dipendenza nei confronti della società occidentale. Il dibattito è stato moderato da Erfan Rashid, giornalista e critico cinematografico – curatore della sezione Mare di Cinema Arabo dell’Horcynus Festival, ed ha visto la partecipazione di Samir Farid, critico e storico del cinema arabo (Egitto), di Ziad Khatlan, scrittore e critico cinematografico (Iraq), di Saiid Ould Khalifa, regista e critico cinematografico (Algeria), e di Mostafa El Mesnaoui, critico cinematografico (Marocco).