La Filt Sicilia, la categoria del settore trasporti della Cgil, ha inviato una nota all’assessore regionale ai trasporti, alla Regione e ai vertici del Cas chiedendo un incontro urgente per cercare di individuare soluzioni serie allo stato di difficoltà in cui versa l’ente a causa di anni di malagestione . In particolare la Filt Cgil denuncia il tentativo di scaricare sui lavoratori responsabilità e costi che andrebbero invece cercati nei vertici che si sono succeduti. “Già in occasione dello sciopero dell’11 febbraio, nell’assemblea e nel documento che ne scaturì, denunciammo a gran voce l’incomprensibile stato di paralisi in cui versa il Consorzio Autostrade Siciliane, ed i conseguenti e chiari tentativi di scaricarne sui lavoratori tutte le responsabilità-, si legge nella nota firmata dal segretario generale della Filt Cgil Sicilia, Giacomo Rota.
Oltre alle difficoltà gestionali pratiche che dipendono dal balletto di dimissioni e sostituzioni che sembrano caratterizzare la gestione del CAS, Rota evidenzia come la mancata approvazione della Pianta organica abbia gravi e forti responsabilità sulla attuale situazione, a partire dal mancato riconoscimento delle qualifiche ai lavoratori e ai relativi ricorsi giudiziari puntualmente persi dal Cas con grave nocumento per i conti dell’ente.
“La mancata applicazione della Pianta organica concordata dalle parti nel lontano 2004 è tra le cause che impediscono la normale operatività del Consorzio. Da un lato ciò impedisce a quanti svolgono da anni mansioni superiori a quelle previste dai relativi contratti il riconoscimento delle giuste qualifiche, e inibisce anche la legittima stabilizzazione del personale precario. Dall’altro, non riconoscendo nemmeno le giuste e contrattuali spettanze, ha fatto aumentare a dismisura l’enorme mole di contenzioso che vede continuamente e logicamente soccombere l’ente- spiega Rota-. Una sicura e grave perdita per l’azienda, economica e professionale, che poteva e doveva essere evitata e che ad oggi non ha purtroppo alcun responsabile-.
Ma il segretario generale della Filt Cgil Sicilia insiste anche su un’altra questione che sta causando gravi danni economici al Cas. “Il mancato rinnovo dei contratti di concessione delle aree di servizio che più volte la Filt Cgil ha avuto modo di denunciare e che, come abbiamo appreso dalla stampa, è stata poi dettagliatamente segnalata da qualche dirigente ai vertici dell’Ente, ha scandalosamente segnato una perdita di svariati milioni per il Consorzio a sicuro beneficio delle aziende petrolifere senza che ad oggi sia dato conoscere il nome del responsabile e non di meno come ed in che modo tali somme possano essere eventualmente recuperate. Di fronte a tale scenario – prosegue Rota-, si comprenderà che la mancanza di liquidità per far fronte alle normali esigenze e garantire quindi la messa in sicurezza degli impianti, salvaguardando così lavoratori ed utenza, appare non solo scandalosa ma anche e soprattutto estremamente rischiosa, per i chiari risvolti che si possono determinare-.
La Filt denuncia il tentativo di scaricare sui lavoratori il prezzo di una gestione distratta e disinvolta e chiede che vengano finalmente accertate le responsabilità. “Cercare, così come hanno fatto finora i vertici del Consorzio, di individuare forme di risparmio nella mancata corresponsione del premio di produttività, tra l’altro contrattualmente previsto, o nella messa in discussione di quegli accordi integrativi sottoscritti e trentennalmente vigenti è inaccettabile ma dà purtroppo anche il segno di quali siano i principi che dettano l’azione della gestione dell’ente. Riteniamo che di fronte al perdurare di una condizione che espone oltremodo i lavoratori, pregiudicando la stessa sopravvivenza dell’Ente, la proprietà e l’organo tutorio non possano assistere in silenzio e non possano limitarsi a constatarne i danni. Crediamo che l’immediato accertamento delle responsabilità e la contemporanea definizione degli interventi finalizzati all’annullamento degli inutili sprechi ed al rilancio dell’Ente siano obiettivi urgenti ed inderogabili. E – conclude Rota-, chiediamo pertanto un immediato confronto di merito con quanti in indirizzo e segnali concreti nella direzione auspicata-.
