Cooperativa futura, per la Cgil un caso limite ma non isolato: «Molti lavoratori senza stipendio da gennaio»

Cooperativa futura, per la Cgil un caso limite ma non isolato: «Molti lavoratori senza stipendio da gennaio»

Redazione

Cooperativa futura, per la Cgil un caso limite ma non isolato: «Molti lavoratori senza stipendio da gennaio»

venerdì 17 Aprile 2009 - 07:38

Il segretario generale Lillo Oceano punta il dito contro la gestione di Palazzo Zanca: «I ritardi nel pagamento delle retribuzioni sono ormai diventati un'abitudine, necessario dare maggiori garanzie ai lavoratori»

L’allarme lanciato ieri dal consigliere Libero Gioveni sulla disperata situazione degli otto dipendenti della cooperativa Futura impiegati al centro di aggregazione giovanile di Santo Bordonaro, dal mese di settembre senza stipendio, viene subito accolta dalla Cgil che invita il comune a «non arrovellarsi in sull’architettura gestionale dei servizi sociali, assicuri piuttosto il flusso delle risorse e pretenda il pagamento degli stipendi».

La situazione dei lavoratori della Futura, secondo il segretario generale Lillo Oceano (nella foto), è l’emblema di una situazione che, soprattutto nell’attuale e delicato periodo di crisi economica, l’amministrazione non riesce a gestire come dovrebbe, «accumulando ritardi nel saldare le fattura alle cooperative che, a loro volta, pagano in ritardo i lavoratori» afferma il rappresentante sindacale che aggiunge: «il Comune di Messina che sulla questione della gestione dei servizi sociali sembra essersi fermato in attesa di un segno, dovrebbe lavorare per individuare norme certe di garanzia per i lavoratori affinché casi gravi come quello della Futura o casi routinari come i ritardi nei pagamenti degli stipendi vengano scongiurati».

Non meno duri i toni utilizzati dalla responsabile della Cgil Funzione Pubblica Angela Passari che dichiara: «Sono oltre i 700 i lavoratori che dal mese di gennaio non percepiscono lo stipendio, in questo panorama la situazione della Futura, che gestisce i servizi di trasporto dei disabili ai centri di riabilitazione, è una vera e propria vergogna. Ma il fatto ancora più grave- denuncia Passari- riguarda il TFR che viene tolto dalla busta paga dei lavoratori ma non è mai stato versato al Fondo scelto. In pratica l’azienda non risulta nemmeno iscritta al Fondo previdenziale scelto dai lavoratori».

(foto Dino Sturiale)

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