La costa tirrenica in ginocchio per il fuoco: ancora incendi nei boschi

La costa tirrenica in ginocchio per il fuoco: ancora incendi nei boschi

La costa tirrenica in ginocchio per il fuoco: ancora incendi nei boschi

giovedì 23 Agosto 2007 - 09:08

Due vigili del fuoco stremati e intossicati dal fumo questa notte sono stati ricoverati in ospedale.

Non si fermano i roghi nel messinese e purtroppo ancora decine di incendi continuano a bruciare le colline intorno Patti dove, ieri, in un agriturismo sono morte tre persone. In fiamme anche i boschi dei comuni circostanti. I vigili del fuoco del distaccamento di Patti, che lavorano senza sosta da 24 ore, hanno dovuto chiedere aiuto ai colleghi di Messina per far fronte ai diversi focolai attivi tra Sant’Angelo di Brolo, Brolo, San Piero Patti, Sant’Agata di Militello e Librizzi. Due vigili del fuoco stremati e intossicati dal fumo questa notte sono stati ricoverati in ospedale.

Alle operazioni partecipano anche gli uomini della forestale ed all’alba sulla zona operano inoltre i Canadair della Protezione civile. La situazione è critica anche nelle zone a ridosso dell’autostrada Palermo-Messina dove all’altezza per l’uscita per Sant’Agata Militello le fiamme alte hanno reso necessario interrompere la circolazione. Il bilancio delle vittime dell’incendio dell’agriturismo -Il rifugio del falco- è finora di tre morti, quattro feriti gravissimi e 12 lievi.

Hanno perso la vita una cameriera dell’albergo Concetta Scafidi, Costantino Cucinotta e la cognata Lucia Natoli, in servizio presso il Tribunale dei minori di Messina. Cucinotta festeggiava il compleanno del fratello Matteo che è rimasto gravemente ustionato ed è stato ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli insieme alla suocera novantenne, anche lei in gravissime condizioni. I feriti gravi sono stati trasferiti tutti tra Messina, Catania e Napoli. Gli altri si trovano negli ospedali di Barcellona Pozzo di Gotto, Messina e Patti.

Stamattina gli investigatori riprenderanno i sopralluoghi nella zona dell’agriturismo. L’indagine coordinata dal procuratore di Patti Roberto Saieva si concentra su una segnalazione giunta ieri al 112. Nella telefonata anonima si avvisavano i carabinieri che alcuni uomini, scesi da un’auto, stavano appiccando il fuoco vicino l’agriturismo. E la matrice dolosa è quella seguita per tutti gli incendi della zona anche se gli investigatori, riuniti tutta la notte con il prefetto di Messina, Francesco Alecci, per fare il punto sulla situazione escludono che si possa parlare di un’unica regia.

Vigili del fuoco e uomini della forestale sono impegnati nell’isola di Salina e lungo la costa tirrenica messinese, dove sono ancora presenti numerosi focolai. Le situazioni più critiche si registrano a Massa, area del Comune di Messina, Librizzi, Patti e Capo d’Orlando. Le operazioni di spegnimento continuano anche in numerose altre zone colpite ieri dalle fiamme.

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