Dipendenti Garibaldi: pronti per bloccare di nuovo il traffico marittimo e ferroviario

Dipendenti Garibaldi: pronti per bloccare di nuovo il traffico marittimo e ferroviario

Dipendenti Garibaldi: pronti per bloccare di nuovo il traffico marittimo e ferroviario

mercoledì 03 Ottobre 2007 - 12:32

Questa mattina, incontro “a porte chiuse- tra RFI e Prefetto...ma senza i lavoratori

Sono pronti per un altro sit – in davanti agli imbarcaderi della Stazione Marittima. Si tratta dei 45 dipendenti della Cooperativa Garibaldi che lavorano sulle navi RFI e che non vengono più retribuiti dall’azienda. RFI non può più soddisfare i compensi economici di lavoratori e fornitori sotto il nome della “Garibaldi-. I manifestanti, infatti, non hanno acquisito la regolarità con i pagamenti erariali. Questo secondo una legge entrata in vigore lo scorso agosto che recita: tutte le società che prestano servizi, devono produrre il DURC, il documento unico che dimostra la regolarità con l’erario. Peccato che gli stessi dipendenti della Garibaldi hanno accumulato numerosi debiti e non non sono in grado, per ovvie condizioni, di produrre la certificazione. Insomma, RFI interrompe i pagamenti alla Garibaldi che, di contro, non può elargire le retribuzioni ai propri impiegati.

E’ necessario ricordare che questi lavoratori hanno un ruolo fondamentale a bordo delle navi: effettuano servizi di pulizia e ristoro che non dovrebbero mai mancare per questioni igienico – sanitarie. A questo punto i sindacati chiedono che le funzioni della Garibaldi vengano rilevate da una ditta sostitutiva temporaneamente. Successivamente, Rfi potrebbe rilevare la gestione diretta e del servizio pulizia – ristorazione e provvedere all’assunzione definitiva dei dipendenti della Garibaldi.

Dopo due giorni di mobilitazione, aspettavano un esito positivo dall’incontro di questa mattina tra i vertici di RFI e il Prefetto Francesco Alecci. Presente anche il Comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Samiani che afferma: è stato un semplice resoconto dei vertici RFI nella persona del ragioniere Francesco Ceci, responsabile della navigazione RFI. Dunque, sembra un disegno complessivo di dismissione dei mezzi della Ferrovia e traghettamento, afferma il Segretario Provinciale Trasporti CISL, Enzo Testa. RFI ha organizzato l’incontro per dovere nei confronti delle istituzioni, ma non per il bene dei lavoratori. La nostra agitazione continuerà finché non otterremo un esito positivo della vertenza. Pronti ancora una volta a paralizzare la via di comunicazione dello Stretto.

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