Disservizi alle Poste, il Gruppo Pd alla Provincia lancia una raccolta firme e interrogazioni parlamentari. Coinvolto anche l'onorevole Genovese

Disservizi alle Poste, il Gruppo Pd alla Provincia lancia una raccolta firme e interrogazioni parlamentari. Coinvolto anche l’onorevole Genovese

Disservizi alle Poste, il Gruppo Pd alla Provincia lancia una raccolta firme e interrogazioni parlamentari. Coinvolto anche l’onorevole Genovese

venerdì 12 Settembre 2008 - 09:20

Cisl: «Più opportuno un incontro preventivo con il sindacato». Grioli: «Ci muoviamo su due campi diversi»

Estate di tribolazione. I dipendenti e gli utenti delle Poste, soprattutto nelle zone periferiche a sud della città, hanno visto ridurre le ore di apertura degli uffici e il numero degli operatori. Lo ha denunciato ieri in conferenza stampa Giuseppe Grioli, del Gruppo Pd alla Provincia. Durante l’incontro è stata presentata una raccolta firme promossa da un comitato spontaneo di cittadini per chiedere il ripristino del livello minimo di servizio, attualmente non rispettato.

La situazione già grave del servizio è stata aggravata dalla disposizione, risalente al 23 giugno, di fare rotare circa 40 uffici postali (tra cui Altolia, Castanea, Cumia, Gesso, Pezzolo, Zafferia): da allora questi uffici garantiscono l’apertura 3 giorni a settimana. Inoltre anche negli uffici che rimangono aperti tutta la settimana sono è stato ridotto il personale. «-Poste Italiane- non può agire come società privata – ha spiegato Grioli -, tagliando i costi senza dar conto agli enti pubblici. La società, infatti, è ad intero capitale pubblico, 67% del Ministero del Tesoro, 33% della Cassa Depositi e Prestiti.»

Oltre alla petizione, il Gruppo ha presentato una mozione, che sarà discussa nel Consiglio provinciale di lunedì, per chiedere l’impegno del presidente a prendere iniziative nei confronti di Poste italiane, nonché a informare il Ministero delle Comunicazioni delle gravi carenze del servizio. Infine ha dato incarico all’onorevole Francantonio Genovese di presentare un’interrogazione parlamentare e di incontrare i vertici nazionali di Poste per esprimere il disagio della popolazione messinese.

Sempre ieri, la Cisl ha dichiarato, per bocca del segretario provinciale Tonino Genovese e del segretario provinciale Slp Poste Gisella Schillaci: «Apprezziamo l’iniziativa del Partito Democratico sulle condizioni di precarietà e inadeguatezza di Poste Italiane sul territorio della provincia di Messina. “Sarebbe stato sicuramente più utile e opportuno che il Partito Democratico avesse sentito preventivamente anche il Sindacato e si fosse confrontato con esso. Sicuramente avrebbe potuto ricevere dati e ogni altro elemento utile da portare al confronto con i vertici dell’Azienda -Poste Italiane- che operano da Roma e da lì determinano tutte le soluzioni

organizzative penalizzanti per il nostro territorio.»

«Restiamo a disposizione del Partito Democratico – ha concluso Schillaci – e di chiunque altro voglia affrontare con fatti concreti questa annosa vertenza che vede i lavoratori delle Poste, guarda caso proprio in questi giorni, impegnati in un mese di sciopero a tutela e a salvaguardia dei posti di lavoro e della qualità dei servizi alla comunità messinese.»

«In realtà il confronto c’è stato – ha risposto oggi Grioli -. Ma la lotta che noi abbiamo promosso riguarda gli utenti e il servizio, che solo indirettamente si intreccia con i problemi occupazionali, che sono il campo dei sindacati. Inoltre attualmente si registra una divergenza di posizioni, a livello nazionale, tra Cgil e Cisl sulle politiche di -Poste Italiane- per il futuro. Noi non potevamo chiamare al nostra fianco un sindacato senza l’altro. Resta il fatto che quando le nostre rivendicazioni si intrecceranno con quelle dei sindacati avremo un’unica voce.»

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