Undici i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) che verranno sconvolti dalla realizzazione della faraonica infrastruttura

A distanza di qualche giorno dal posizionamento dell’enorme trivella necessaria per effettuare le indagini geognostiche per il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, l’organizzazione “Rete No Ponte”dà appuntamento domenica alle ore 18.00 in via Circuito nei pressi del gigantesco macchinario. Un “mostro” in ferro che farà compagnia per tutta l’estate agli abitanti di Faro e ai tanti bagnanti, turisti e non, che scelgono la spiaggia del Pilone e dintorni come meta privilegiate per goder di una giornata di sole e mare. Una decisione presa non a caso data l’incantevole bellezza del panorama dello stretto.

Nei prossimi mesi la vera “attrazione” della zona rischia invece di diventare la trivella presente nella principale strada della zona, via Circuito appunto, un elemento di disturbo, sostengono i rappresentanti di Rete No Ponte, che “darà via allo sconvolgimento del territorio, così come ammesso nella relazione della stessa società -Stretto di Messina- : il progetto, scrivono gli esperti, porterà senza dubbio uno sconvolgimento profondo al paesaggio e alle componenti ambientali di tutta l’area dello Stretto-.

I rappresentanti dell’associazione da sempre contraria alla realizzazione della grande opera, presentano un breve promemoria di cosa sarà sconvolto dall’infrastruttura all’interno dell’area dei Faro e dintorni, dove sono presenti undici Siti di Importanza Comunitaria (SIC) due Zone a Protezione Speciale (ZPS), un’area di riserva naturale orientata, un territorio fortemente abitato. Tutto lo Stretto di Messina è stato inoltre dichiarata IBA ( Important Bird Areas) ed è uno delle tre rotte migratorie più importanti d’Europa, insieme al Bosforo e Gibilterra.