Faida di Fiumendinisi, i Carabinieri arrestano tre persone

Faida di Fiumendinisi, i Carabinieri arrestano tre persone

Faida di Fiumendinisi, i Carabinieri arrestano tre persone

lunedì 22 Ottobre 2007 - 11:47

Può essere ormai considerata una faida familiare quella fra i Rasconà ed i Cannetti di Fiumedinisi. In tre mesi, da giugno a settembre, si sono rese protagoniste di ferimenti, agguati, estorsioni ed incendi. Ieri i Carabinieri della Compagnia Messina Sud hanno arrestato tre persone: Cateno Rasconà, 19 anni ed i fratelli Adriano e Giovanni Cannetti, rispettivamente 22 e 35 anni. Il primo deve rispondere di estorsione e violenza privata, i Cannetti di incendio doloso. Rasconà, inoltre, era già in carcere per il tentato omicidio di Adriano Cannetti avvenuto ad Alì il 17 luglio scorso.

Gli investigatori hanno ricostruito due distinti episodi. Il primo risale al 12 giugno 2007 quando Cateno Rasconà si presentò a casa dei genitori di Giovanni ed Adriano Cannetti, lì picchiò e mise a soqquadro la casa. Rasconà rimproverava a Mariano Cannetti di non essersi interessato per trovare un lavoro al padre Antonino e consentirgli di ottenere dei permessi e lasciare il carcere dove sta scontando una condanna per aver ucciso la moglie 15 anni fa. Pochi giorni dopo Cateno Rasconà, in un bar di Alì, ferì con una coltellata Adriano Cannetti.

La vendetta, per questi due fatti, scattò il 7 settembre scorso quando i fratelli Cannetti incendiarono ad Alì una casa rurale di proprietà di Carmela Giunta, una zia dei Rasconà. I Carabinieri a casa di Giovanni Cannetti a Fiumedinisi hanno sequestrato una pistola calibro 45 con matricola a brasa e 90 proiettili.

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