Fondo Fucile, sei mesi di tempo per il progetto e per trovare i fondi

Fondo Fucile, sei mesi di tempo per il progetto e per trovare i fondi

Fondo Fucile, sei mesi di tempo per il progetto e per trovare i fondi

martedì 29 Gennaio 2008 - 17:37

Dopo l'approvazione della variante firmata da Sinatra, rimane il nodo dei soldi: c'è solo un impegno della Regione per 50 milioni di euro non inseriti in bilancio

La firma del commissario del Comune Gaspare Sinatra alla variante del piano particolareggiato rappresenta la prima fondamentale tappa del risanamento di Fondo Fucile, una delle aree più degradate della città il cui recupero è stato visto come una priorità.

Quelle successive, però, non si annunciano certo più semplici di quella superata nei giorni scorsi. Già, perché adesso ci sono da trovare i soldi con i quali finanziare il suddetto risanamento: 20 milioni di euro solo per Fondo Fucile, che rientrano in un totale di 209 milioni e 350 mila euro che rappresentano la somma prevista dal cronoprogramma 2008-2010. Cronoprogramma per il quale, come conferma Giovanni Caminiti, dirigente del dipartimento Politiche della casa, Risanamento e Edilizia residenziale pubblica del Comune, in questo momento Messina non ha, di fatto, ancora un euro.

I 47 milioni di cui tempo fa si parlò tanto, infatti, fanno parte degli 81 messi a disposizione nel 2005 dall’ex assessore regionale ai Lavori pubblici Mario Parlavecchio, il cui posto è stato preso poi da Agata Consoli. Quest’ultima recentemente ha costruito un filo diretto con Messina grazie alla mediazione del prefetto Francesco Alecci, e i 47 milioni garantiti dalla Consoli riguardano opere del vecchio cronoprogramma, già in via di realizzazione. E’ possibile che alcuni fondi relativi a opere “rallentate- possano essere convertiti su altre del nuovo cronoprogramma, ma è certo che servono altri soldi. Il Comune ha chiesto alla Regione 62 milioni, ma in questo momento esiste solo un “impegno- per 50 milioni di euro, frutto dell’emendamento presentato dal centrosinistra e approvato la scorsa settimana all’Ars riguardante la ripartizione dei fondi ex articolo 38, relativo al trasferimento delle risorse finanziarie dallo Stato alla Regione. Soldi che dovrebbero arrivare a prescindere da quale Governo ci sarà dopo le elezioni anticipate di aprile, ma che non risolvono del tutto la questione risanamento a Messina. I tempi non sono comunque brevi, ma secondo Caminiti stesso potrebbero coincidere con quelli “tecnici- che, rimanendo nel discorso Fondo Fucile, serviranno affinché il progetto definitivo giunga a Palermo, ovvero sei mesi. Se ne riparla, dunque, a fine giugno.

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