Lo ha annunciato in serata il sindaco Buzzanca, che in mattinata aveva minacciato le dimissioni senza l’arrivo di finanziamenti: 24 milioni per le opere di consolidamento del centro colpito dall’alluvione del 1. ottobre, 3 per la salvaguardia del centro abitato, 4 per alcuni comuni della zona sud
«Senza fondi mi dimetto». L’aveva buttata lì, il sindaco Giuseppe Buzzanca, una dichiarazione a metà tra la provocazione e la minaccia. Ma forse già sapeva qualcosa. Forse già aveva avuto sentore che nel pomeriggio un fax, da Palermo, sarebbe arrivato. E quel fax, puntuale, è giunto. Annunciando il finanziamento di 31 milioni di euro per interventi mirati alla mitigazione del rischio idrogeologico, frutto di un accordo di programma tra ministero dell’Ambiente e assessorato regionale al Territorio. Per l’esattezza 24 milioni saranno destinate ad opere di consolidamento della zona di Giampilieri, 3 alla salvaguardia del centro abitato di Messina, 4 all consolidamento in alcuni comuni della zona sud.
«E’ un primo importante passo avanti – ha detto Buzzanca – nel percorso che deve condurci alla salvaguardia del territorio vulnerato il 1. ottobre scorso. Tutta la fascia jonica di Messina ha bisogno di interventi urgenti». In mattinata, durante la presentazione dell’avvio dei lavori del Centro di aggregazione donato da un gruppo di imprenditori locali, il sindaco era stato severo mantenendo, però, una certa prudenza: «Dobbiamo parlare sulla base di azioni e non di illazioni, quindi al momento non mi sento di sottoscrivere le parole di coloro che hanno gridato alla mancanza di finanziamenti per intervenire sul territorio messinese. Al tempo stesso però – affermava Buzzanca – sono pronto a fare battaglia se le istituzioni al di sopra di noi non ci daranno un segno. Per la mia città sono disposto a qualsiasi cosa, persino a riconsegnare la fascia». E invece la fascia, stando ai fatti, rimarrà lì dov’è.
(foto Sturiale)
