Ieri l'assemblea degli specializzandi del Policlinico. La Nidil Cgil riafferma il ruolo del sindacato

Ieri l’assemblea degli specializzandi del Policlinico. La Nidil Cgil riafferma il ruolo del sindacato

Ieri l’assemblea degli specializzandi del Policlinico. La Nidil Cgil riafferma il ruolo del sindacato

venerdì 08 Febbraio 2008 - 09:48

Qualche giorno fa la Nidil Cgil di Messina aveva denunciato il mancato pagamento da tre mesi degli specializzandi del Policlinico, nonché la mancata consegna dei contratti e lacune in materia di diritti sociali.

Ieri l’incontro con il Rettore, nel corso del quale il segretario generale del sindacato, Daniele David, ha rappresentato i problemi più immediati che riguardano gli specializzandi del Policlinico.

“Oltre al problema del mancato pagamento degli stipendi per il quale l’università si è impegnata a provvedere entro breve, David ha sottolineato come il percorso formativo degli specializzandi si incrocia con l’organizzazione del lavoro all’interno del Policlinico.

Il percorso formativo degli specializzandi, che per l’appunto sono medici in formazione, necessita della loro partecipazione alla totalità delle attività svolte dall’unità e dell’effettiva presenza dei medici strutturati- spiega David-. Per esempio, durante i turni di guardia, non deve accadere che lo specializzando sia solo-.

Secondo la Nidil Cgil occorre prevedere forme di sanzione nei confronti delle scuole di specializzazione inadempienti. -Dal momento che gli specializzandi devono rispettare standard europei, è fondamentale che le scuole di specializzazione rispettino tali parametri altrimenti ci ritroveremo con una classe medica inadeguata-.

La Nidil ha sottolineato come, vista l’asimmetria di ruoli esistente tra specializzandi e medici strutturati, oltre che con i direttori delle scuole di specializzazione, solo un normale sistema di relazioni sindacali attraverso il riconoscimento della rappresentanza collettiva, può contribuire alla corretta risoluzione di tali problemi. -In diverse occasioni è emersa una sofferenza dei vertici della facoltà di medicina e dell’università verso le iniziative sindacali degli specializzandi. Ma è difficile esercitare la democrazia se controparte è colui che deve formalizzare il processo formativo-.

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