Incendi. Sulle tracce dei piromani. Ieri in serata i primi interrogatori

Incendi. Sulle tracce dei piromani. Ieri in serata i primi interrogatori

Incendi. Sulle tracce dei piromani. Ieri in serata i primi interrogatori

giovedì 23 Agosto 2007 - 12:23

Il commissario del Parco dei Nebrodi Giarratana: -Non ci sono solo gli interessi dei pastori-

Sui Nebrodi è il giorno del lutto e del lento, difficile ritorno alla normalità. Il cordoglio per le tre vittime, l’impotente constatazione di decine di ettari di bosco trasformati in deserto, l’andirivieni dagli ospedali della provincia dei feriti più gravi. Tutto sotto un cielo scuro di cenere, mentre lo scirocco stamane ha ripreso a soffiare, gonfiando gli ultimi focolai non domati nella notte.Intanto, muovono i primi passi le attività che mirano ad individuare i piromani. L’indagine principale è affidata al sostituto procuratore di Patti, Gaetano Scollo, coordinato dal procuratore Roberto Sajeva, che in serata ha ascoltato alcuni soggetti. Massimo riserbo sull’inchiesta, ma c’è già una pista. La segnalazione giunta martedì sera al 113, cioè, della presenza di tre persone a bordo di un’utilitaria targata Torino, nei pressi di contrada Roccheritto, dove sorgeva l’agriturismo -Il rifugio del falco- (nella foto) distrutto dalle fiamme. I tre avrebbero accostato e, scesi dal veicolo, si sarebbero chinati in terra per poi risalire a bordo dell’auto e ripartire. Proprio da lì si sarebbe generato uno dei focolai mortali di ieri.

Sulla mafia dei roghi è intervenuto anche il presidente del parco dei Nebrodi, Salvatore Giarratana: -Non ci sono solo gli interessi dei pastori dietro agli incendi. E’ un fenomeno di dimensioni e portata ben più vasti, l’entità degli incendi di questi giorni ne è una prova. C’è dietro una precisa strategia di distruzione che non può essere spiegata col solo interesse dei pastori a guadagnare terreno per i pascoli-.

Sulla stessa linea Legambiente Sicilia, per bocca del responsabile, Salvatore Granata: -Troppo poco si è fatto, ad oggi, per prevenire il fenomeno. Pochissimi gli enti che hanno istituito i catasti delle aree boschive interessate dagli incendi. Non va sottovalutata la strategia di liberare le aree dal verde per specularvi. Strategia che non è soltanto una “tradizione della pastorizia-. L’associazione si costituirà parte civile in tutti i procedimenti istruiti contro i responsabili-.

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