L'incidente di Patti: migliorano le condizioni dei tre feriti

L’incidente di Patti: migliorano le condizioni dei tre feriti

Redazione

L’incidente di Patti: migliorano le condizioni dei tre feriti

sabato 14 Febbraio 2009 - 12:57

Sciolta la prognosi per il conducente della Ford Escort. Probabilmente lunedì i funerali delle due vittime

Sono state riconsegnate oggi ai familiari le salme di Graziella Croce, 59 anni e Claudia Manzotti di 46 le due donne messinese morte nell’incidente avvenuto ieri mattina sul viadotto Montagnareale dell’autostrada Messina-Palermo. Al termine delle formalità di rito il sostituto procuratore di Patti, Scollo, ha disposto la riconsegna dei corpi ai familiari. Probabilmente già lunedì saranno celebrati i funerali a Messina.

Migliorano invece le condizioni dei tre feriti. Stamattina all’ospedale Cervello di Palermo i medici hanno sciolto la prognosi per Nicola Arena, 61 anni conducente della Ford Escort e marito della Croce. Fuori pericolo già da ieri le altre due donne che si trovavano sull’auto Cinzia Scalera, 25 anni ricoverata al Barone Romeo di Patti e Rosanna De Luca Gaglio, 39 anni. Quest’ultima trasportata con l’elisoccorso al Papardo sembrava la più grave dei tre feriti ma se l’è cavata una prognosi di 25 giorni.

Intanto sul viadotto Montagnareale stamattina sono tornati gli uomini della Polizia Stradale di S.Agata Militello al comando del dirigente Massimiliano Fiasconaro ed hanno ricostruito la dinamica del terribile incidente. A provocarlo sarebbe stato l’asfalto bagnato dal temporale che si stava abbattendo sulla zona. Arena ha perso il controllo della Ford Escort mentre si apprestava ad affrontare una curva a destra che immette sul viadotto. L’auto è andata in testa coda in senso antiorario, è scivolata sull’asfalto viscido per decine di metri senza controllo prendendo velocità. L’auto si è trasformata in un proiettile e quando ha urtato il guard-rail le quattro donne sono state sbalzate fuori. Claudia Manzotti che era seduta dietro, fra le due amiche, è volata fuori dal lunotto posteriore, ha sorvolato la corsia opposta ed ha sfondato la rete di recinzione. Poi è volata giù per circa 30 metri finendo sul selciato della via Giovanni 23°. Graziella Croce è morta sul colpo ed il corpo è stato trovato sulla corsia di marcia Palermo-Messina a circa una ventina di metri dall’auto.

I cinque, di religione evangelica, erano appartenenti ad un’associazione di volontariato per il recupero dei minori detenuti e si stavano recando a Palermo per un convegno. Da sottolineare il gran lavoro della Polstrada di S.Agata Militello che in soli 40 minuti ha riaperto una corsia dell’autostrada per consentire il deflusso dei mezzi.

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