Il giovane ha detto al gip Genovese che la marijuana sequestrata era sua

Sono stati interrogati nel carcere di Gazzi i tre studenti universitari arrestati martedì scorso dalla Polizia perché trovati in possesso di quasi un chilo e mezzo di marijuana. Droga custodita in un appartamento preso in affitto a Contemplazione dove gli agenti del Commissariato Messina nord hanno sequestrato anche un bilancino di precisione ed 3450 euro in contanti. Le manette erano scattate per Sergio Mazzù e Vincenzo Aversa di 22 anni e per Fabio Buda di 23 anni.

Oggi però, davanti al gip Antonino Genovese, Mazzù ha scagionato i due amici spiegando che era lui da solo a gestire l’attività di spaccio.

In pratica il giovane si è accollato tutte le responsabilità. Al gip ha spiegato che i suoi amici non sapevano nulla di ciò che lui faceva in quella casa ed ha fornito anche una spiegazione sulla presenza di quella somma di denaro che gli investigatori ritengono sia il provento della sua attività di spacciatore. Sergio Mazzù ha detto che si tratta di somme arretrate per l’affitto dovute alla proprietaria dell’appartamento. Più o meno coincidente la versione fornita da Aversa e Buda. Il primo ha detto che l’appartamento di Contemplazione era frequentato da un gruppo di amici.

In quella casa si riunivano per trascorrere un po’ di tempo insieme ma che non sapeva nulla di quel giro di droga Stessa tesi fornita da Buda il quale ha confermato che in quella casa i ragazzi s’incontravano per stare in compagnia ma che nessuno aveva mai fatto uso di sostanze stupefacenti e meno che mai ne aveva spacciato. Il gip Antonino Genovese dovrà ora decidere se confermare la detenzione in carcere i tre giovani incensurati. Nella casa di Contemplazione gli agenti, oltre al materiale sequestrato, hanno trovato una sorta di poster, raffigurante una foglia di marijuana, appeso al muro e sul soffitto decorazioni con foglie di marijuana essiccate.

(foto Sturiale)