Lo afferma l'Istituto di previdenza del settore marittimo
«L’aumento vertiginoso di traffico è la causa per cui la navigazione nello Stretto di Messina, da oltre un decennio, non è sicura». Ad affermarlo è l’Ipsema, l’Istituto di previdenza del settore marittimo, che ricorda anche la tragedia del Segesta di oltre un anno fa, definendola «uno degli incidenti più spaventosi accaduti nello Stretto».
Secondo l’Ipsema l’insicurezza deriva dall’aumento di traffico dovuto «allo sviluppo del porto mercantile di Gioia Tauro e dagli attraversamenti orizzontali e verticali nello Stretto». In una nota dell’Istituto si legge che «dopo molti incidenti in quel tratto di mare si e’ deciso, attraverso un intervento normativo, di attribuire all’Ipsema, ricorda in una nota, particolari funzioni in materia di sicurezza della navigazione nell’area dello Stretto e negli ambiti portuali e proposte di misure di prevenzione. Compiti che peraltro già svolge l’Istituto su tutti i mari, attraverso l’informazione, la consulenza e l’assistenza proprio in materia di prevenzione».
«Ancora oggi – afferma in conclusione il presidente dell’Ipsema, Antonio Parlato – tra vari sinistri marittimi ed infortuni ai passeggeri ed agli equipaggi, nello Stretto di Messina non sempre e’ tutto tranquillo».
