Il presidente Ernesto Fiorillo chiede al ministro della Giustizia Alfano provvedimenti incisivi

Nuovo anno giudiziario vecchi problemi. Quelli di cui da anni si discute e che con difficoltà si riescono a risolvere, uno su tutti la lentezza dei processi. Questa, per ammissione dello stesso presidente della Corte d’Appello Nicolò Fazio, una delle principali carenze del distretto della giustizia messinese che, continuando di questo passo rischia di implodere su se stessa.

Una situazione in cui effetti, come facilmente si può immaginare, conivolgono in primis i cittadini che ricorrono a via legali. A sostenere la loro “causa” e a tutelarne i diritti, scende in campo l’associazione ‘Consumatori Associati’. Il presidente Ernesto Fiorillo ha infatti richiesto l’intervento del ministro della Giustizia Angelino Alfano affinché si intervenga in modo decisivo «su una delle più grandi vergogne del nostro paese, la durata delle cause».

«Ricordiamo che dal 2007 esiste la legge «Pinto» – afferma Fiorillo – che obbliga lo Stato a risarcire tutti coloro che hanno subito una causa durata più di tre anni. Di fatto, però, chi ha diritto al risarcimento non conosce l’ esistenza della legge e, così, lo Stato non viene citato in giudizio. È un problema che interessa almeno dieci milioni di italiani. Invitiamo dunque chi ha una causa che dura da più di tre a partecipare alla nostra Campagna Nazionale per l’applicazione della legge che prevede il risarcimento per chi si trova in questa aberrante situazione».

(foto Dino Sturiale)