Una lunga passeggiata contro la morsa del racket

Una lunga passeggiata contro la morsa del racket

Una lunga passeggiata contro la morsa del racket

mercoledì 03 Marzo 2010 - 14:05

L’iniziativa di Asam e Fai si è svolta stamattina in via Palermo alla presenza del questore Mauro. Distribuito un volantino agli imprenditori: «Insieme ci si può liberare dal racket, chiama!»

«Caro imprenditore… liberarsi dal racket è possibile. Insieme». Così recita il volantino distribuito oggi ai commercianti di via Palermo dall’Asam, l’Associazione antiracket e antiusura di Messina, e dalla Fari, Federazione antiracket italiana, nel corso della “passeggiata antiracket”. Un appuntamento che vuole essere molto di più di un atto simbolico, ma che piuttosto vuole far capire a chi è torturato dal flagello del pizzo che combattere è l’unica strada per uscirne, e che in questa lotta non si è soli. Un messaggio che, certo, per essere reso concreto deve essere accompagnato da una buona dose di coraggio e da una forza che lo Stato deve mostrare tanto nei confronti della malavita quanto dei commercianti e degli imprenditori stessi. La passeggiata antiracket è partita alle 11.30 da largo Corte Cailler ed ha attraversato tutta via Palermo. Un corteo nel quale la presenza dello Stato era forte, tangibile, rappresentata dal questore Vincenzo Mauro e dagli uomini della Mobile. Presenza voluta dagli organizzatori della passeggiata, il presidente onorario della Fai Tano Grasso e i rappresentanti locali Mariano Nicotra, presidente dell’Asam, e Giuseppe Scandurra, presidente della Fai.

I partecipanti hanno incontrato i vari imprenditori e hanno consegnato loro il volantino, nel quale è contenuto il vero messaggio della passeggiata. «Caro imprenditore, – si legge – abbiamo deciso di scriverti manifestandoti la vicinanza della nostra associazione antiracket, con l’intento soprattutto di offrirti gratuitamente assistenza, consigli e tutela nel massimo della riservatezza. Abbiamo aiutato già molti imprenditori ad uscire dal tunnel del racket in modo sicuro, senza conseguenze ed anche con un ridotto clamore pubblico e mediatico, in modo da ridurre al minimo ogni eventuale rischio. Le recenti operazioni delle forze dell’ordine hanno pesantemente colpito l’organizzazione mafiosa ma se non ci sarà anche un atto di coraggio e di responsabilità di tanti commercianti taglieggiati, in breve tempo nuovi estortori si presenteranno per riaffermare la propria signoria territoriale sulla tua zona e sulla tua attività economica».

«Anche tu converrai – scrivono Asam e Fai agli imprenditori – che soltanto uniti potremo con sicurezza ribellarci e, insieme, vincere la piaga del racket delle estorsioni. Si tratta di una scelta di libertà di cui ogni essere umano ha diritto anche nell’esercizio della propria attività d’impresa. Questo periodo di difficoltà potrebbe quindi divenire per te l’opportunità di una svolta vincente e decisiva. Liberarsi dal racket è possibile… insieme! Chiama».

Non è la prima passeggiata antiracket che si svolge a Messina e non sarà nemmeno l’ultima. L’anno scorso iniziativa analoga si è svolta in via Tommaso Cannizzaro, via Marco Polo e corso Cavour, prossimi “percorsi” saranno viale Giostra e la zona di Gazzi. «Abbiamo avuto diversi riscontri – affermano Scandurra e Nicotra – ma in misura minore rispetto al fenomeno che purtroppo è molto diffuso. Vogliamo far capire che il supporto dello Stato c’è, come previsto dalla legge, ma è chiaro che viene considerato vittima del racket e dell’usura solo chi denuncia».

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