“Messina è una città di vecchi non per i vecchi-.
Ad affermarlo sono i sindacati dei pensionati di CGIL,CISL ed UIL che, dati alla mano, affermano che la nostra provincia ha la più alta percentuale (25%) di anziani delle province siciliane, ha un elevatissimo numero di pensionati al di sotto della soglia di povertà e tuttavia poco o niente fa per assisterli.
“Più insopportabile di tutto – affermano SPI, FNP e UILP – è sopraggiunto un fortissimo aumento dei generi di prima necessità che crea difficoltà a tutte le famiglie e butta nella disperazione i poveri fra cui, moltissimi, gli anziani-.
I tre segretari generali, Locorotondo, Muscolino e Catania, chiedono un incontro con il Prefetto Alecci e anticipano queste proposte:
– procedere, da parte di guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani, ad un coordinamento e ad una intensificazione dei controlli sulle speculazioni;
– contrastare la diffusione del “pizzo- che si scarica sui consumatori nonché la possibile costituzione di “cartelli- tra i commercianti che hanno fatto diventare Messina la città in cui riempire il carrello costa 800 euro in più;
– favorire la presenza dei farmer markets in tutti i mercati al fine di evitare le speculazioni parassitarie e agevolare la genuinità delle produzioni locali;ricostituire le commissioni per la vigilanza sui prezzi, rendere efficiente l’ufficio prezzi della Camera di Commercio così come previsto dalla Finanziaria e valorizzare “Mister Prezzi-;
– concordare un’intesa “istituzioni, produttori, commercianti, sindacati dei lavoratori e dei pensionati, consumatori- per il congelamento dei prezzi di un carrello di prodotti di prima necessità da definire;
– sollecitare tutti gli enti locali a contenere e differenziare tutte le tasse e le tariffe locali.
