Mobilitazione dei lavoratori Cisl Funzione pubblica di fronte la Prefettura

Mobilitazione dei lavoratori Cisl Funzione pubblica di fronte la Prefettura

Mobilitazione dei lavoratori Cisl Funzione pubblica di fronte la Prefettura

lunedì 21 Giugno 2010 - 11:58

Il sit-in tenutosi presso la Prefettura ha voluto riaffermare il ruolo del sindacato e riacquistare la centralità della contrattazione

Hanno tenuto fede alla protesta i lavoratori del settore Cisl-Funzione pubblica che questa mattina hanna manifestato di fronte il Palazzo del Governo. Il sit-in ha voluto riaffermare il ruolo del sindacato e riacquistare la centralità della contrattazione. “I sacrifici – ha spiegato Calogero Emanuele, segretario generale Cisl Fp Messina – devono essere condivisi da tutti. Occorre stanare gli evasori ed eliminare sprechi, consulenze, incarichi e comparaggi. La Cisl, su questo, ha già chiarito che non farà sconti a nessuno”.

La Cisl chiede un nuovo accordo che, facendo ripartire la contrattazione integrativa, aumenti la partecipazione dei lavoratori pubblici alla riqualificazione della spesa e consenta di distribuire le economie di gestione tra riassetto dei bilanci e retribuzione delle professionalità. Un accordo che dovrà servire a definire gli spazi e i luoghi della contrattazione integrativa e decentrata; attivare le procedure, in tempi certi e immediati, per la stabilizzazione dei lavoratori precari siciliani; incentivare i risparmi di gestione da destinare al miglioramento dei servizi e al salario accessorio del personale coinvolto; bloccare qualsiasi restituzione o diminuzione delle risorse destinate alle busta paga dei lavoratori, sia a livello nazionale sia a livello di contrattazione integrativa o decentrata; bloccare qualsiasi decurtazione del salario accessorio in applicazione delle nuove norme del d.lgs. 150 per la parte del salario già definito dalla contrattazione locale e nazionale; ripristinare il valore della contrattazione collettiva come leva per la gestione delle risorse umane nel pubblico impiego; nella vigenza degli accordi di secondo livello, garantire alle parti lo svolgimento delle procedure di informazione e consultazione, verifica, concertazione come previste dalle leggi, dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria e dagli accordi collettivi per la gestione degli effetti sociali connessi alla trasformazione delle amministrazioni quali innovazioni tecnologiche, organizzative e dei processi di ristrutturazione; definire presso l’Aran un nuovo accordo quadro per le relazioni sindacali, in modo tale da accompagnare una proposta di contrattazione di qualità per uscire dalla crisi e da evitare interpretazioni e prassi che nel blocco della contrattazione vedano un avallo rispetto ad una gestione unilaterale dell’organizzazione e del personale delle amministrazioni pubbliche.

Un aspetto importante è stato quello riservato al precariato siciliano. “Il governo regionale – ha detto Emanuele – deve aprire il tavolo di confronto per definire la piattaforma relativa al definitivo azzeramento del precariato, procedendo alla definitiva stabilizzazione ricorrendo ad ogni forma possibile di contrattualizzazione a tempo indeterminato”.

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