Si tratta di Antonio Mangraviti dipendente del Banco di Sicilia
Antonio Mangraviti (nella foto), dipendente del Banco di Sicilia, è il nuovo segretario della FIBA di Messina, la Federazione dei bancari e degli assicurativi della Cisl. Mangraviti è stato eletto dal Congresso della Federazione che si è tenuto oggi all’Hotel Capo Peloro alla presenza del segretario generale della Fiba Sicilia Mario Minneci e del segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese. Completano la segreteria della FIBA Giuseppe Alleruzzo, Marco Cardella, Maria Tripodo e Gaetano Manganaro. Mangraviti subbentra a Lillo Pellizzotto, segretario uscente che nella sua relazione ha tracciato un’analisi della situazione contrattuale per il settore dopo l’accordo del 22 gennaio scorso. “Vi è stata la conferma dei due livelli contrattuali quello relativo al contratto nazionale di categoria e quella di secondo livello o integrativo – ha affermato – avrà durata triennale tanto per la parte economica che normativa; avrà la funzione di garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori del settore ovunque impiegati nel territorio nazionale; per la dinamica degli effetti economici si individuerà un indicatore della crescita dei prezzi al consumo, assumendo per il triennio, in sostituzione del tasso d’inflazione programmata, un nuovo indice previsionale costruito sulla base dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo”.
Pellizzotto ha voluto approfondire anche il disagio che permea il sistema credito, “un sistema – ha sottolineato – che sta vivendo il dopo americano con gravi difficoltà che non possono essere sostenute dailavoratori, mentre i grandi manager continuano ad introitare prebende in milioni di euro, facendo stringere la cinghia ai dipendenti. La crisi dei mercati, la globalizzazione, la fusione tra banche, la sfida tutta interna non la si vince tenendo bassi i salari. Si vince con la qualità, con la valorizzazione delle risorse umane, cioè delle persone siano impiegati, quadri o dirigenti. Per la qualità servono competenze, professionalità e capacità. Tutte prerogative che devono essere compensate in modo adeguato, altrimenti subentra la frustrazione e con essa non si vince nessuna sfida”.