Omicidio Romano, la verità dopo 29 anni

Omicidio Romano, la verità dopo 29 anni

Omicidio Romano, la verità dopo 29 anni

sabato 20 Ottobre 2007 - 11:54

Dopo 29 anni la Squadra Mobile fa piena luce sull’omicidio del commerciante Antonino Romano ucciso con 14 colpi di pistola sotto la sua abitazione di via Palermo il 15 agosto del 1978. Determinante la confessione di uno dei due killer, Vincenzo Consoli, latitante per 25 anni ed arrestato a San Paolo in Brasile il 29 luglio del 2002. Consoli, per questo omicidio, era stato condannato a 23 anni di reclusione. Il sostituto procuratore della DDA Giuseppe Verzera, (nella foto), ha chiuso le indagini per tre indagati: l’altro presunto sicario Carmelo Borgia, 67 anni ed i coniugi Antonio Vita, 65 anni e la moglie Flavia La Rocca di 52, ritenuti i mandanti.

Antonino Romano era titolare di una ditta che trattava la vendita a domicilio di pentole ed utensili da cucina. Antonio Vita era un suo dipendente e, secondo il racconto di Consoli, ebbe dei contrasti per motivi di lavoro con Romano. Vita e la moglie Flavia La Rocca chiesero a Consoli di gambizzare Romano e così l’agguato scattò la sera del 15 agosto. Consoli e Borgia si appostarono sotto casa del commerciante e quando Romano scese dall’auto gli spararono 14 colpi di pistola. L’uomo fu trasportato all’ospedale Margherita dove morì tre giorni dopo. Consoli fuggì in Brasile e fu condannato in contumacia mentre Vita nel 1979 fu prosciolto dal giudice istruttore. Sentenza revocata dal gip Micali su richiesta del sostituto Verzera dopo la riapertura delle indagini.

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