Operazione -Ponente-: chiesti otto rinvii a giudizio per le estorsioni ad imprenditore edile

Operazione -Ponente-: chiesti otto rinvii a giudizio per le estorsioni ad imprenditore edile

Operazione -Ponente-: chiesti otto rinvii a giudizio per le estorsioni ad imprenditore edile

venerdì 25 Febbraio 2011 - 13:13

L'impresa -Encla Infrastrutture- si era aggiudicato l'appalto per la riqualificazione del litorale di Ponente a Milazzo. Udienza preliminare fissata per l'11 aprile prossimo.

Il sostituto procuratore della DDA Giuseppe Verzera ha chiesto otto rinvii a giudizio per l’operazione “Ponente”, condotta dalla Polizia che ha scoperto un’estorsione ai danni dell’imprenditore palermitano Ettore Crisafulli titolare della “Encla Infrastrutture srl”

Devono rispondere di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso alcuni fra i più importanti boss barcellonesi ed imprenditori “amici” avrebbero costretto Crisafulli a sborsare una tangente del 3% sull’importo complessivo per aggiudicarsi nel 2007 un appalto da 7 milioni di euro per la riqualificazione del litorale di Ponente a Milazzo. La vicenda ebbe degli sviluppi anche drammatici. Crisafulli subì pesanti minacce ed intimidazioni all’interno dei cantieri. Alla fine l’imprenditore palermitano si convinse costringendolo a consegnare una rata da 10 mila euro e successivamente altri 20 mila euro che rappresentarono il regalo di Natale di Crisafulli ai familiari dei detenuti dei clan di Barcellona. Le richieste però non si esaurirono anzi diventarono sempre più frequenti. Con il trascorrere dei mesi gli furono imposte le forniture dei materiali ed anche l’assunzione di alcuni operai. Quando la situazione divenne insostenibile Crisafulli, nell’estate del 2008, decise di denunciare tutto alla Squadra Mobile di Messina. Il 18 aprile dell’anno scorso furono arrestate cinque persone ma ora, a sei mesi dai provvedimenti cautelari, gli indagati sono diventati otto. Le richieste di rinvio a giudizio hanno raggiunto i boss barcellonesi Carmelo D’Amico e Carmelo Salvatore Trifirò e gli imprenditori Nicola Cannone, Salvatore Puglisi, Francesco Di Maio, titolare di un’impresa per la fornitura d’inerti e progettista per conto del Comune di Milazzo della riqualificazione della riviera di Ponente; Elio D’Amico, Domenico Molino ed il geometra Francesco Carmelo Messina.

Dovranno comparire tutti davanti al gup Massimiliano Micali l’undici aprile prossimo.

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