Operazione -Rolex-: arrestato uno dei rapinatori della gioielleria -Rocca- di Taormina

Operazione -Rolex-: arrestato uno dei rapinatori della gioielleria -Rocca- di Taormina

Operazione -Rolex-: arrestato uno dei rapinatori della gioielleria -Rocca- di Taormina

martedì 10 Maggio 2011 - 12:28

A tradire il malvivente il Dna estrapolato dai Ris su un pezzo di nastro adesivo. Il rapinatore lo aveva spezzato con i denti per immobilizzare la commessa

Ad incastrarlo è stato il suo stesso Dna. I Carabinieri del Ris di Messina sono riusciti ad isolarlo su un lembo di nastro adesivo e poi lo hanno comparato con il suo. Per il catanese Saverio Musumarra, 39 anni è scattato l’arresto con le accuse di rapina e sequestro di persona. L’uomo

sarebbe uno di due rapinatori che il pomeriggio del 14 settembre scorso mise a segno un memorabile colpo da 800.000 euro nella gioielleria “Rocca” di corso Umberto a Taormina. Una rapina studiata nei minimi dettagli, opera di un commando di esperti professionisti.

I malviventi si appostarono vicino alla gioielleria, attesero che la commessa alzasse la serranda e la spinsero all’interno del locale. Quindi la costrinsero ad aprire la cassaforte e s’impossessarono di numerosi Rolex e gioielli vari. Prima di fuggire però commisero l’errore fatale: immobilizzarono la commessa e le bloccarono braccia e gambe utilizzando del nastro adesivo. I due si allontanarono raggiungendo un’auto sulla quale li attendevano dei complici. Quando la commessa si liberò diede l’allarme. Nella gioielleria arrivarono i Carabinieri. Gli uomini del Ris di Messina repertarono alcuni oggetti fra i quali proprio il nastro adesivo che Musarra aveva spezzato con i denti. Su un lembo del nastro, infatti, gli investigatori del Ris isolarono il DNA in attesa di risalire al possessore. La svolta arrivò pochi giorni dopo, quasi per caso quando la Squadra Mobile di Catania arrestò quattro persone per una rapina alla Banca Popolare di S.Angelo del capoluogo etneo. Scattarono le perquisizioni ed a casa di Rosario Placente, uno dei quattro rapinatori, fu recuperata buona parte del bottino della rapina alla gioielleria “Rocca”. Era ovvio che qualcuno di loro, o forse tutti e quattro, vi avesse preso parte. Fu eseguita la comparazione fra il DNA dei quattro malviventi con quello trovato sul nastro isolante. Il risultato fu positivo per Musumarra che oggi è stato raggiunto da ordine di custodia cautelare firmato dal gip Daria Orlando su richiesta del sostituto procuratore Federica Rende. L’uomo era già rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza proprio per la rapina alla Banca Popolare S.Angelo. Ma le indagini sono tutt’altro che concluse. Sul nastro adesivo sequestrato nella gioielleria i Ris hanno estrapolato un secondo DNA. Quasi certamente appartiene al complice di Musarra e su questa pista gli investigatori stanno lavorando con un certo ottimismo.

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