Operazione Zaera: il PM Verzera chiede l'archiviazione per tre funzionari di Palazzo Zanca

Operazione Zaera: il PM Verzera chiede l’archiviazione per tre funzionari di Palazzo Zanca

Redazione

Operazione Zaera: il PM Verzera chiede l’archiviazione per tre funzionari di Palazzo Zanca

lunedì 04 Maggio 2009 - 17:40

Non sarebbero emerse responsabilità dei tre dirigenti per la gestione del mercato Zaera da parte del clan Vadalà

Non vi sarebbero responsabilità dei funzionari di Palazzo Zanca nell’inchiesta sulla gestione del mercato di Ponte Zaera da parte del clan Vadalà.

A queste conclusioni è giunto il sostituto procuratore della DDA Giuseppe Verzera che ha chiesto al gip l’archiviazione per i tre funzionari comunali.

L’operazione “Zaera”, della Squadra Mobile, il 20 settembre scorso aveva portato all’arresto di otto persone. Secondo quanto accertato dalla Polizia il mercato di via Cesare Battisti era in pugno al gruppo capeggiato dal boss di Camaro, Armando Vadalà.

Per anni l’organizzazione gestiva la struttura come se fosse di loro proprietà. Gli ambulanti pagavano sistematicamente il pizzo al clan ed era il boss a stabilire chi poteva lavorare nel mercato. Il gruppo, inoltre, si occupava del servizio di guardiana e di pulizia e puntualmente gli affiliati facevano la spesa gratis. Secondo la Procura tutta questo sarebbe stato possibile perché Palazzo Zanca avrebbe abdicato al suo ruolo di controllo sulla struttura.

Il sostituto Verzera aveva iscritto nel registro degli indagati Francesco Barbalace, ex dirigente del dipartimento sviluppo economico del Comune, Francesco Ajello, responsabile della manutenzione ordinaria e Nunzia Crisafulli , capo del dipartimento commercio industria ed artigianato di Palazzo Zanca.

Nel corso dell’interrogatorio Barbalace ha dimostrato che il suo ufficio aveva solo il compito di rilasciare le autorizzazioni e che i lavori per conformare il mercato alla normativa vigente sono stati eseguiti.

Così anche Ajello e Crisafulli. I due funzionari di Palazzo Zanca hanno fornito al magistrato una documentazione con la quale hanno dimostrato che le contestazione che gli sono state mosse non rientravano nei compiti dei rispettivi uffici. Secondo il sostituto procuratore Verzera però all’interno del mercato Zaera si è creata una certa situazione “poiché all’interno dell’amministrazione comunale, all’epoca dei fatti, regnava una certa confusione forse per un’inadeguata disciplina regolamentare che stabilisse con chiarezza e precisione i compiti dei vari uffici”. Questo è il convincimento del sostituto della DDA che l’ha spinto a chiedere l’archiviazione per i tre funzionari comunali.

Intanto il 14 maggio, davanti al gup Grimaldi, si terrà l’udienza preliminare dell’operazione Zaera. Nei giorni scorsi il sostituto Verzera ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 persone. Davanti al gup sfileranno Armando Vadalà 34 anni, Antonino Bengala, 37, l’ex sovrintendente della Polizia Francesco Tringali, l’ex Carabiniere ausiliario ed oggi assicuratore Frank Scibilia, 35 anni, Andrea Falliti, 52 anni e Francesco Sanfilippo, 38 anni, Angelo Bellantoni, 46 anni ed il figlio Gianluca 25 anni, Angela Spitalieri moglie di Armando Vadalà, Giuseppe Pantanetti, Ugo Vadalà e Letterio Pedale

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