Pesanti condanne che arrivano a circa 18 anni, per 44 persone, e l’assoluzione per 6 degli imputati. Sono le richieste avanzate dalla pubblica accusa, i pm della Dda, Rosa Raffa e Vincenzo Barbaro, a conclusione del processo di primo grado per i capi e i picciotti del clan capeggiato dall’ex boss, oggi collaborante, Luigi Sparacio. Si tratta di uno dei tronconi della maxi operazione Peloritana, sui clan cittadini tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. In particolare la terza tranche, che prende in esame le vicende dei vari gruppi agli inizi degli anni ’90. Il processo arrivato alle ultime battute, in corso davanti ai giudici della I sezione penale (presidente Attilio Faranda), riguarda appunto il clan Sparacio.
LE RICHIESTE. L’assoluzione per Giovanni Arena, Giovanni Mastronardo, Giovanni Erba, Antonino Costantino, Carmelo Princiotta, Salvatore Prugno.
10 anni e 4 mesi per Marcello Arnone; 6 anni per Gaetano Tabbone, Guido Carrozza, Massimo Russo, Orazio Filippini, Nicola Pellegrino, Basilio Schepis, Adelfio Perticari; 14 anni e 6 mesi per Santino Conti, Salvatore Calabrò; 5 anni per Lorenzo Guarnera, Fabio Tortorella, Luigi Caputo; 10 anni per Marcello D’Arrigo; 13 anni e 8 mesi per Santo Balsamà; 2 anni e 10 mesi per Nicola Runci, 11 anni e 4 mesi per Pasquale Castorina; 17 anni e 6 mesi per Igazio Erba; 2 anni e 6 mesi per Santi Ferrante, Francesco La Rosa, Giovanni Cucè; 8 anni e 6 mesi per Pasquale Pietropaolo; 7 anni e 2 mesi per Raffaele Genovese; 7 anni per Rosario Crupi, Stellario Lentini; 2 anni per Giuseppe Genesi, Orazio Munafò, Mario Schepisi; 3 anni per Franceco Amato, Umberto Arnone; 2 anni e 8 mesi per Angelo Bonasera, 1 anni e 6 mesi per Antonino Cariolo, 12 anni e 6 mesi per Salvatore Giorgianni; 4 anni e 6 mesi per Romualdo Insana, 6 anni e 2 mesi per Emanuele La Boccetta, Antonino Leonardi; 9 anni e 6 mesi Guido La Torre, 8 anni per Vincenzo Paratore, 7 anni per Vincenza Settineri, suocera di Luigi Sparacio, Giovanni Vitale 4 anni per Salvatore Spasaro; 2 anni per Antonio Tabbone, 9 anni per Pietro Trischitta, 4 anni e 6 mesi per Placido Zimbaro.
