Secondo gli investigatori il pescatore in manette sarebbe l'autore di altri due incendi in cui sono state bruciate 5 barche
Con l’arresto di Ciro Galeani, 38 anni, gli agenti del commissariato di Taormina pensano di aver chiuso il cerchio sui due incendi del 27 gennaio e 2 febbraio in cui sono state bruciate 5 barche nel rione Saia a Giardini.
Oggi alle 5 Ciro Galeani, pescatore, è stato arrestato dai poliziotti che lo hanno sorpreso sulla spiaggia all’interno del Lido Maraone. L’uomo alla vista degli agenti ha provato a fuggire, ma è stato bloccato. I poliziotti hanno subito notato che Galeani faceva odore di nafta e hanno deciso di verificare cosa stesse facendo l’uomo. Con la collaborazione di una pattuglia di carabinieri, gli agenti hanno così trovato sulla passerella che dal lido porta al bagnasciuga vari pezzi di lana di vetro intrisi di nafta e nelle vicinanza di alcuni arbusti un secchio e una bottiglia in plastica con tracce di liquido infiammabile con cui erano state cosparse le pareti della struttura balneare. Sono così scattate le manette per Ciro Galeani con l’accusa di tentato incendio. Gli agenti del commissariato di Taormina, coordinati dal vice questore Pasquale Barreca, hanno inoltre raccolto elementi investigativi che ricondurrebbero a Ciro Galeani la responsabilità degli altri due incendi di 5 barche ormeggiate nei pressi del Lido Maraone.