Nel corso della presentazione del progetto di realizzazione del centro di aggregazione sociale, il primo cittadino mette i puntini sulle -i-: «Messina ha bisogno delle risorse per la messa in sicurezza, il governo nazionale e la regione facciano la loro parte»
Dichiarazioni forti quelle rilasciate dal primo cittadino durante la conferenza di presentazione per il progetto del centro di aggregazione a Giampilieri Superiore, ideato dall’architetto Basile e realizzato attraverso il sostegno di un gruppo di imprenditori privati riuniti nel “Consorzio edilizia innovativa”. Buzzanca, infatti, intervenendo sul capitolo dei fondi, che ancora tardano ad arrivare, per la definitiva messa in sicurezza dei villaggi colpiti dall’alluvione, si è detto pronto anche a dimettersi qualora il governo nazionale e regionale non si mobilitino per la città dello Stretto.
«Dobbiamo parlare sulla base di azioni e non di illazioni, quindi al momento non mi sento di sottoscrivere le parole di coloro che hanno gridato alla mancanza di finanziamenti per intervenire sul territorio messinese. Al tempo stesso però – afferma Buzzanca – sono pronto a fare battaglia se le istituzioni al di sopra di noi non ci daranno un segno. Per la mia città sono disposto a qualsiasi cosa, persino a riconsegnare la fascia». E sempre a proposito delle somma da stanziare il sindaco dichiara: «Sembra che siano in arrivo 24 milioni di euro da parte del ministero dell’Ambiente, destinati però alla prevenzione e non alla messa in sicurezza. Siamo invece in attesa di risposte da Palermo per capire le intenzioni dell’assessorato al territorio e all’ambiente su quei fondi inizialmente previsti dall’assessore Milone e che successivamente sono stati revocati. L’augurio chiaramente è che ci vengano “restituiti”». Buzzanca, oggi più che mai, sembra deciso a far valere il proprio ruolo non solo come sindaco ma anche come deputato regionale: «In occasione di ogni seduta non mancherò di ribadire la necessità che il disegno di legge da me presentato all’indomani dell’alluvione per l’assegnazione di un posto di lavoro a quanti hanno perso la casa e gli affetti, diventi legge».
Una “rumorosa premessa” quella fatta dal soggetto attuatore ancora sulla soglia dell’Istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci”, che tuttavia non ha dimenticato di sottolineare l’importanza della giornata per il futuro della comunità colpita dall’alluvione del primo ottobre. Il primo cittadino, infatti, accompagnato dal preside Aldo Violato e dall’architetto Leonardo Basile, definisce il progetto di realizzazione del centro di aggregazione, un tassello fondamentale per il futuro di Giampilieri. Dello stesso avviso il dirigente scolastico: «All’inizio abbiamo pensato di offrire un punto di ritrovo nei locali della scuola ma si è trattato di una soluzione temporanea, in quel modo non si poteva di certo andare avanti. Ora però la cosa sarà diversa perché potremo avere a disposizione un centro sociale di aggregazione. In più – aggiunge Violato – a breve in una delle aule più grandi della scuola verrà allestita una biblioteca che potrà essere frequentata non solo dagli studenti ma da tutti i cittadini. Nel cortile, invece, sarà creato un impianto polivalente per soddisfare le esigenze dei più piccoli».
Secondo quanto spiegato dall’architetto Basile durante il sopralluogo nell’area dove sorgerà il nuovo punto di ritrovo per gli abitanti del villaggio, le opere di cantierizzazione partiranno domani o dopodomani e termineranno nei mesi estivi. A settembre l’inaugurazione e l’apertura la pubblico.
