Precari Rfi. Sentenza importante verso la stabilizzazione

Precari Rfi. Sentenza importante verso la stabilizzazione

Redazione

Precari Rfi. Sentenza importante verso la stabilizzazione

giovedì 16 Aprile 2009 - 16:10

Il giudice del lavoro di Messina dispone il principio di preferenza per il contratto a tempo indeterminato, con annesso risarcimento economico per i periodi non lavorati, nei confronti di una lavoratrice

La lotta condotta dai precari marittimi Rfi, aderenti al Sap-Orsa, ha trovato una prima importantissima risoluzione nelle aule del tribunale, grazie al ricorso condotto dall’avvocato Aurora Notarianni (nella foto) e mirato ad invalidare il contratto di lavoro che garantiva “continuità” solo per l’arco di una traversata Messina/Villa S.Giovanni e viceversa.

Il giudice del lavoro di Messina ha infatti dichiarato “parzialmente nullo”, il contratto adottato per anni da RFI, e disposto il principio di preferenza per il contratto a tempo indeterminato con annesso risarcimento economico per i periodi non lavorati. La prima sentenza a favore di una lavoratrice e un precedente fondamentale che potrebbe fare da battistrada per la stabilizzazione dei suoi compagni di lotta inseriti nello stesso contenzioso ma in attesa della sentenza individuale.

“E’ il primo grande passo per il giusto epilogo a cui merita di approdare un gruppo di lavoratori -scrivono le segreterie territorali del sindacato Orsa Navigazioni/Sap – che invece di mendicare assistenzialismo, hanno insistito nella legittima protesta senza mai cedere alla tattica sfiancante dell’azienda, né all’inefficienza della politica che ha permesso ad RFI di disattendere impunemente gli accordi sottoscritti con l’ex ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. L’illegalità sentenziata dal Giudice del lavoro è la stessa che i lavoratori del SAP/OrSA hanno denunciato per anni a tutti i livelli istituzionali, se anche all’interno di un’azienda a totale capitale pubblico bisogna ricorrere al tribunale per ottenere il riconoscimento dei diritti basilari, non si capisce quale sia il ruolo delle istituzioni che dovrebbero garantire l’equa applicazione delle leggi. Si spera che l’evento stimoli RFI e il Ministero dei Trasporti ad una seria riflessione sulla recente gestione di un impianto che era il fiore all’occhiello della città e non più tardi di 15 anni or sono occupava oltre 1500 lavoratori offrendo un servizio consono alle esigenze dei cittadini dello Stretto. Bisogna necessariamente porre un concreto argine alla decadenza prodotta da un falso liberismo che ha permesso a F.S. di ridurre ai minimi termini i livelli occupazionali e il diritto alla continuità territoriale, in tema di produzione i manager ferroviari dovrebbero dimostrare la capacità di misurarsi nel mercato e allinearsi ai livelli della concorrenza piuttosto che imitare gli armatori privati solo in occasione della compressione dei diritti e della precarizzazione del lavoro”.

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