In mattinata avviata la simulazione del terremoto del 6° grado della scala Richter. Diversi enti e istituzioni coinvolte, con evacuazioni e altro tipo di prove. Nel pomeriggio il punto della situazione, sabato il resoconto completo delle cinque giornate. All'interno ampia photogallery
Ha preso il via ufficialmente questa mattina alle 9.08 la “settimana della sicurezza”, che che si concluderà sabato 24 aprile. Un sisma “immaginario” del 6° della scala Richter (il 9° della Mercalli) ha colpito oggi la città provocando anche un maremoto, così come previsto dal Piano di Protezione Civile Comunale approvato nel 2008. Dopo soli due minuti, e precisamente alle 9.10, il sindaco e l’assessore alla protezione civile, a seguito della scossa, accertata la conseguente situazione generale, hanno immediatamente attivato il Centro Operativo Comunale (COC), avvisato la Prefettura, la Regione, la Provincia e avviato le Procedure di Emergenza. Le operazioni successive, che precedono i primi interventi sul territorio, prevedevano la verifica della percorribilità e della viabilità strategica, una verifica di agibilità delle strutture ospedaliere con le squadre interne (al Policlinico Universitario “G.Martino”), l’attivazione della gestione macroemergenza sanitaria del Pronto Soccorso e la richiesta di verifiche di agibilità con strutture tecniche esterne e le eventuali procedure di evacuazione di un padiglione.
Diverse le scuole impegnate, tutte quelle del Distretto 29, che hanno effettuate prove di evacuazione interne ed esterne (nei prossimi giorni verranno coinvolte tutte quelle della città). Due gli istituti che sono andati oltre, divenendo “campioni pilota”: il Quasimodo e il Minutoli. Alle 9.20 hanno preso il via le prove di evacuazione interna ed esterna, con a seguire il trasporto al Policlinico dei feriti simulati (200 in tutto, circa 50 codice rosso) previo triage presso PMA con l’uso di mezzi di trasporto pubblico. Alle 9.25 l’attivazione del P.M.A. (Posti Medici Avanzati): zona Istituto Quasimodo – Minutoli e zona Villa Dante. Qualche problema a livello di tempistica rilevato nell’arrivo dei mezzi di soccorso, ma nel complesso la prova ha visto coinvolti i ragazzi in maniera rilevante.
Le prove sono poi proseguite nel corso di tutta la mattinata, ad esempio con l’arrivo dei primi feriti nel pronto soccorso del Policlinico e l’inizio gestionale della macroemergenza. Sempre al nosocomio sono stati trasportati con l’eliambulanza i feriti dall’Area Gazzi di RFI. Come previsto, diversi gli enti e le Istituzioni che hanno partecipato: Italgas – Zona Sud Policlinico, con l’intercettazione rete di distribuzione locale presso l’utenza Ospedaliera per garantire la continuità di servizio di erogazione gas metano; il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) con le verifiche sulle strutture e la percorribilità degli svincoli (Tremestieri – S.Filippo – Gazzi); RFI (Rete Ferroviaria Italiana) con la gestione emergenza nella Galleria Ferroviaria dei Peloritani attraverso l’attuazione del Piano di Emergenza Esterno (PEE) e nell’ area di raccolta passeggeri e feriti presso l’elisuperficie dell’Area FS Gazzi; gli ordini Professionali Ingegneri, Architetti, Geologi, Collegi Geometri, Periti Edili ed Industriali, Agronomi e Forestali con il supporto logistico per interventi a supporto di squadre operative, il Censimento dei danni presso gli Edifici Strategici e nelle zone colpite; la Casa Circondariale Gazzi, con le procedure di emergenza interna e del sistema di vigilanza esterna; l’Atm con la prova di evacuazione dall’edificio e il raggiungimento dell’area di attesa presso il parcheggio dell’azienda.
Prove di evacuazione sono avvenute anche presso le sedi del I e del II quartiere, da parte dei consiglieri e dei condomini dello stabile con lo spostamento presso l’area di attesa. Due le unità di crisi locali attivate, la prima presso il Centro Servizi Giampilieri Marina nella SS.114 (alle 09.40) e la seconda presso la Palazzina degli Uffici dello Stadio S. Filippo.
Soddisfazione è stata espressa dal “direttore dei lavori”, Antonio Rizzo: «Il bilancio odierno è positivo, per il numero di soggetti coinvolti e per l’opera di formazione che dalle singole realtà potrà anche trasferirsi nelle case e alle famiglie – afferma -. Nel pomeriggio ci incontreremo al Coc, dove verrà effettuato un resoconto di tutte le attività, documentando tutti gli aspetti, dalla tempistica ad ogni altra criticità evidenziata. Il quadro definitivo delle cinque giornate verrà poi presentato sabato al Palacultura».
In realtà qualche difficoltà sembra essere stata già riscontrata. Scarsa organizzazione ma anche limiti superabili con un pizzico di attenzione in più, come ad esempio lo sgombero delle pedane presenti nell’elisuperficie dell’Area FS Gazzi, con l’elicottero costretto ad atterrare nel parcheggio dell’area Atm. Bisogna poi considerare che l’atmosfera -gioiosa- riscontrata oggi in molte simulazioni, in casi di questo tipo lascerebbe il posto alla confusione e alla disperazione.
«E’ chiaro che c’è sempre da migliorare – ha concluso Rizzo -. D’altronde le esercitazioni servono proprio a questo, a testare la preparazione della cittadinanza e a prepararla in caso di eventuali calamità».
