Quarto giorno di mobilitazione per i lavoratori della Cooperativa “Agrinova 2000”

Quarto giorno di mobilitazione per i lavoratori della Cooperativa “Agrinova 2000”

Redazione

Quarto giorno di mobilitazione per i lavoratori della Cooperativa “Agrinova 2000”

lunedì 06 Aprile 2009 - 11:03

Sono 38 le famiglie che dal mese di dicembre vivono con 80 euro al mese: la macchina è rimasto l'unico posto dove poter vivere

«Abbiamo intenzione di chiedere che il nostro indirizzo di residenza diventi quello del Grancamposanto». Una provocatoria ma quantomai efficace iniziativa quella lanciata dai 38 lavoratori della cooperativa “Agrinova2000”, dal mese di dicembre costretti a vivere con 80 euro al mese, per rendere chiara, una volta di più, la loro intenzione: non abbandonare quel tratto di marciapiedi finchè la situazione non cambierà. Da quattro giorni e quattro notti, infatti, i lavoratori stazionano in pianta stabile di fronte i cancelli del cimitero monumentale, armati di disperata pazienza e di un banchetto dove a turno raccolgono le firme per la petizione.

«Stiamo ottenendo il sostegno di tante persone – afferma Giuseppe Quartarone amministratore della società cooperativa e rappresentante Ugl – al momento siamo arrivati ad un totale di 500 consensi ma il numero è destinato a salire in modo esponenziale perchè se le cose non cambiano rimarremo qui anche nei giorni di Pasqua. Ciò che chiediamo al comune è semplicemente di evitare ulteriore sperpero di denaro pubblico». Secondo il rappresentante della società è sufficiente fare due rapidi conti: «Se si decidesse di procedere con la stabilizzazione dei 38 dipendenti dell’Agrinova Palazzo Zanca avrebbe un grande risparmio, perché i lavoratori potrebbero occuparsi della cura e della manutenzione di tutti i 17 cimiteri del territorio, evitando così di mantenere altre società compartecipate».

Dello stesso avviso di Quartarone anche molti consiglieri comunali e provinciali che sia oggi, sia nei giorni scorsi, hanno aderito alla petizione. «I rappresentanti dell’Mpa di Comune e Provincia ci hanno informato che il presidente Lombardo abbia preso a cuore la nostra vicenda e qualora la vicenda non dovesse riuscire a risolversi in tempi ragionevolmente brevi si è detto pronto ad intervenire per darci una mano». Un aiuto è intanto già arrivato dal palazzo del Governo: il prefetto Alecci ha fatto chiesto a Buzzanca delucidazioni in merito ad una vicenda che pian piano anche la città ha cominciato a conoscere.

Tra i 38 lavoratori dell’Agrinova 2000 si respira infatti un clima di estrema compattezza, tutti decisi a non abbandonare quel tratto di marciapiede: «In queste nottate siamo rimasti qui tutti insieme. Molti dormono in macchina già da prima che iniziasse la protesta, con 80 euro al mese l’auto rimane l’unica posto dove potersi rifugiare».

(foto di Dino Sturiale)

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