Si è presentato in Questura chiedendo di sapere perché lo cercavano. Non sapeva che era stato emesso per lui un fermo di polizia giudiziaria
Gli agenti della Squadra Mobile erano andati a cercarlo a casa, poche ore dopo la rapina al pub di via Giordano Bruno, Avogado Mexican Grill. Ma il ventinovenne Antonino Bonasera non era nel suo appartamento a Santa Lucia. Su di lui si erano subito concentrate le ricerche. L’intuito investigativo degli agenti della Squadra Mobile aveva infatti imboccato la pista giusta per risalire all’autore della singolare rapina che la notte tra Pasqua e Pasquetta si è verificata all’interno di quel pub e si era conclusa con colpi di pistola sparati all’impazzata, tre clienti feriti, e il malvivente che scappava abbandonando il bottino.
Per cinque giorni i poliziotti avevano passato a setaccio i luoghi dove era solito trovarsi Bonasera, dopo essere tornato in libertà lo scorso febbraio dove ha sconatato una condanna per rapina.
Ieri, forse sentendosi il fiato sul collo, si è presentato in Questura accompagnato dal suo avvocato per chiedere come mai lo stessero cercando. Per lui sono scattate subito le manette, visto che pendeva sulla sua testa un fermo di polizia giudiziaria emesso subito dopo essere stato riconosciuto da una delle tre persone ferite. Antonino Bonasera deve rispondere di tentato omicidio, rapina aggravata e porto e detenzione di arma din luogo pubblico.
