Il rappresentante del gruppo ferroviari, dopo il silenzio degli ultimi mesi, risponde all'invito del Rotary Club e spiega le ragioni di FS: «Le nostre decisioni sono legate a quelle del governo nazionale»
Ancora una giornata cruciale sul fronte della Vertenza Stretto. Nel pomeriggio infatti nuova trasferta palermitana per rappresentanti sindacali e dipendenti Rfi-Bluvia convocati dai vertici aziendali. Una “chiamata” che segue il confronto avuto qualche giorno fa (vedi articolo correlato in basso) tra i rappresentanti del governo regionale e sindacati, concordi nel condannare la politica di dismissione dei trasporti nello Stretto messa in atto da Rfi. Rfi che proprio ieri è stata protagonista del dibattito organizzato dal Rotary Club di Messina, all’Hotel Royal, dove “ospiti d’onore” sono stati il parlamentare Vincenzo Garofalo, componente della Commissione Trasporti e, incredibile ma vero, l’ introvabile ing. Palazzo responsabile del settore navigazione in Sicilia, più volte, negli ultimi mesi, sollecitato ad intervenire per cercare di capire e conoscere le intenzioni del gruppo statale rispetto alla situazione dei trasporti da e per la Sicilia.
Palazzo, dopo aver delineato l’organigramma strutturale di Rfi, ha cercato di chiarire numerosi punti rispetto alle “responsabilità” della società nella progressiva emarginazione del sud sul fronte del trasporto ferrato: «FS è una realtà economicamente dipendente dal governo nazionale che, dunque, ha l’ultima parola rispetto alla decisioni da prendere, ai servizi da potenziare ed alla risorse da stanziare».
Palazzo, nei cui confronti non sono mancati interventi polemici anche da parte di diversi componente dei Rotary Club, presieduto da Francesco Munafò, pur riconoscendo la necessità di garantire, nei minimi del possibile, un livello quantomeno dignitoso di servizi per l’utenza, ribadisce più volte come le “colpe” di Rfi siano proporzionate alle decisioni prese ai “piani alti”. Un concetto che non si discosta poi tanto da quanto ribadito da governo regionale e sindacati che sottolineano come la mancanza di risposte sia da imputare proprio al Ministero di Infrastrutture e Trasporti. A tal proposito, Garofalo, in qualità di componente della Commissione trasporti e ancor prima di cittadino messinese, si è impegnato a garantire che in parlamento rimanga alta l’attenzione rispetto alla Vertenza stretto. Dichiarazioni non di certo nuove quelle del rappresentante del Pdl ma che tuttavia, considerando il silenzio della controparte, rassicurano ben poco.
(foto Dino Sturiale)
