I tagli previsti della finanziaria mettono in ginocchio i trasporti del sud
Si avvicina il giorno del nuovo sciopero del settore del trasporto su rotaia in programma il venti aprile e tra sindacati e lavoratori si infittisce il passaparola. Nel corso incontro svoltosi al Jolly Hotel di Palermo, si è tornato a discutere dei problemi relativi alla mobilità da e per la Sicilia e sono stabiliti ulteriori dettagli rispetto alla protesta che prevede un blocco dei treni dalle 9 alle 17.
Le ragioni alla base dello sciopero, come più volte ribadito, riguardano il piano delle dismissioni predisposto da FS per fronteggiare i tagli operati dall’ultima Legge Finanziaria, che seguono quelli già effettuati durante il 2008. Un totale di circa 256mln di euro. La conseguenza nell’Isola sarà la chiusura del servizi Merci, di quello Passeggeri di lungo percorso ( NORD-SUD) e la drastica riduzione del traghettamento treni sullo stretto di Messina: 1700 ferrovieri in cassa integrazione, oltre ad altri 350 del settore degli appalti.
Il sindacati, in modo unitario, rigettano la proposta di un piano che esclude il sistema ferroviario regionale dal resto della Rete italiana ed Europea, che indebolisce il già precario sistema industriale della regione, che indebolisce l’offerta di servizi nell’isola, che aumenta costi e disagi per i passeggeri e per il sistema produttivo. I lavoratori si rivolgono ai cittadini, ai pendolari, agli operatori del settore, perché la vertenza punta a tutelare il diritto alla mobilità e alla cittadinanza anche dalle nostre parti, per impedire che queste scelte, operate in nome della crisi, pregiudichino la possibilità di una ripresa nel futuro.
(foto Dino Sturiale)
