Sequestrare una discarica e lasciarla così com’è. Questo succede a Larderia

Sequestrare una discarica e lasciarla così com’è. Questo succede a Larderia

Redazione

Sequestrare una discarica e lasciarla così com’è. Questo succede a Larderia

domenica 03 Maggio 2009 - 10:57

E’ passato più di un mese dal sequestro di parte del torrente, ma i rifiuti definiti -pericolosi- sono sempre lì pronti a scendere a valle al prossimo acquazzone

Nell’ambito di una intensificazione dei servizi tesi a prevenire i reati di natura ambientale, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, ed in particolare quelli della Stazione di Tremestieri, coadiuvati per lo specifico servizio da funzionari regionali dell’8° dipartimento di Messina, come ricorderete, hanno operato a cavallo tra marzo ed aprire il sequestro di una vasta area adibita a discarica di rifiuti speciali pericolosi nel torrente Larderia.

Nell’area sottoposta a sequestro giudiziario, che si estende per oltre 30 mila mq., i Carabinieri avevano accertato la presenza di una innumerevole presenza di discariche abusive in cui ignoti hanno scaricato rifiuti speciali anche pericolosi tra cui materiale di risulta proveniente da lavori edili, arredi urbani, suppellettili, elettrodomestici, serbatoi e numerose lastre in Eternit.

Tutto il materiale è ancora al suo posto, anzi, il torrente continua a portare a valle tutto il peggio che nelle discariche era stato abbandonato proseguendo così a disperdere ed inquinare tutto l’alveo del torrente sino a mare. Da sottolineare che, anche se la zona è stata posta sotto sequestro, più giù altre discariche di inerti hanno preso forma ed il materiale di risulta di lavori edili continua a far capolino qua e là lungo la strada e, in alcuni casi, impedisce anche un sicuro passaggio alle auto di chi ai lati del torrente ci abita e che da anni denuncia la cattiva abitudine di noi messinesi di usare i torrenti come luoghi dove depositare i nostri rifiuti.

Il torrente Larderia, da anni, è utilizzato come discarica per circa una decina di chilometri partendo dai punti più alti sino quasi al mare. Tutta colpa di incivili che pensando al risparmio preferiscono, invece di servirsi di appositi servizi di smaltimento, lasciare ai posteri materiale inquinante e pericoloso. Purtroppo costatiamo che il sequestro, che qualche speranza aveva dato agli abitanti del villaggio che si affacciano sul torrente Larderia, non ha prodotto risultati e la speranza puntualmente è stata disattesa visto che tutto è rimasto come prima ed il filo bianco e rosso posto per limitare la zona sequestrata è ovviamente scomparso dopo pochi giorni. Insomma nulla è cambiato e la gente si chiede quanto dovrà aspettare prima che il torrente venga ripulito. La situazione del torrente Larderia è similare a quella degli altri torrenti cittadini e non serve pubblicizzare un sequestro se questo subito dopo non porta ad una totale bonifica dell’area. Sequestro o no i rifiuti sono sempre al loro posto, ed anzi continuano a crescere. La bomba ecologia è già innescata; evitiamo di farla esplodere.

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