Sequestrati 4 appartamenti e 700mila euro all'ex pentito Antonino Viena

Sequestrati 4 appartamenti e 700mila euro all’ex pentito Antonino Viena

Redazione

Sequestrati 4 appartamenti e 700mila euro all’ex pentito Antonino Viena

sabato 02 Maggio 2009 - 12:22

l sequestro di beni disposto dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria ed eseguito dai Carabinieri

Quattro appartamenti e conti correnti, buoni postali ed obbligazioni per un importo di 700mila euro.

Sono i beni sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina all’ex collaboratore di giustizia Antonino Viena, 53 anni, originario di Lipari ma residente nel capoluogo peloritano.

Un sequestro preventivo disposto dalla II° Sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria su richiesta della Procura Generale reggina.

Viena, infatti, è stato condannato dai giudici di Reggio a 4 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti.

Ora gli accertamenti patrimoniali eseguiti dai Carabinieri hanno accertato una disponibilità di beni immobili e somme di denaro, intestate a lui ed alla sua ex compagna, ritenuti eccessivi in rapporto ai redditi dichiarati.

Antonino Viena, che ha alle spalle diverse condanne per spaccio di droga ma anche per estorsione e furto, vive attualmente con una pensione d’invalidità e in un appartamento dell’Istituto autonomo case popolari.

Le indagini degli investigatori hanno consentito di raccogliere gravi indizi a carico di Viena. I beni sottoposti a sequestro, secondo i Militari dell’Arma, sarebbero stati acquistati con i proventi delle sue attività illecite ed in particolare grazie alla sua partecipazione ad un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

I Carabinieri gli hanno sequestrato tre appartamenti a Messina (Torre Faro, via Comunale Santo e via Don Orione) ed uno a Pescara (via dei Peligni) oltre a conti correnti, buoni postali ed obbligazioni per 700mila euro.

Antonino Viena già nei primi anni ’80 era stato arrestato per spaccio di droga. In seguito è stato più volte condannato per questo reato. Dopo l’arresto per spaccio di droga, da parte della Squadra Mobile di Messina, nell’operazione “Neve d’estate”, Viena decise di collaborare con la giustizia. Il rapporto con lo Stato durò dal 1993 al 1996. Poi non gli fu rinnovato il programma di protezione.

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