Sicurezza nello Stretto. Dopo il blitz delle Iene la magistratura apre un'inchiesta

Sicurezza nello Stretto. Dopo il blitz delle Iene la magistratura apre un’inchiesta

Sicurezza nello Stretto. Dopo il blitz delle Iene la magistratura apre un’inchiesta

mercoledì 11 Luglio 2007 - 13:12

Eseguito un primo sequestro di atti al Registro Navale

Al lavoro ci sono una parte dei super consulenti che si stanno già occupando di chiarire la dinamica della tragedia del gennaio scorso, quando si scontrarono la nave Fs Segesta e la portacontainer Susan Borchard, causando 4 morti tra il personale del motocarena. Il tema è infatti dei più delicati: la sicurezza della navigazione nelle acque dello Stretto. Dopo il blitz della trasmissione di Italia Uno -Le Iene- sulla nave Iginia, gemella del Segesta, proprio all’indomani della collisione, la procura di Messina ha avviato un’indagine esplorativa. Il fascicolo al momento è contro ignoti, non conta cioè indagati, ma ci sono già due ipotesi di reato, falso e pericolo di naufragio. Ad occuparsi del caso sono il sostituto procuratore Angelo Cavallo e l’aggiunto Salvatore Scalia, che coordinano il lavoro della sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri. La pg ha già eseguito un primo corposo sequestro di atti presos gli uffici del Registro Navale, mentre i consulenti hanno già effettuato alcuni sopralluoghi a sorpresa su diversi mezzi, sia di concessionari privati che pubblici, per verificare sia lo stato delle navi in sé che le condizioni generali di sicurezza. Dalle prime sommarie risultanze dell’inchiesta, emerge che ci sarebbe effettivamente qualcosa che non va.

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