Silp Cgil su violenza nelle scuole. “Occorre rimodulare sul territorio la presenza delle forze dell'ordine-

Silp Cgil su violenza nelle scuole. “Occorre rimodulare sul territorio la presenza delle forze dell’ordine-

Silp Cgil su violenza nelle scuole. “Occorre rimodulare sul territorio la presenza delle forze dell’ordine-

giovedì 24 Gennaio 2008 - 10:30

Quanto avvenuto nei giorni scorsi a Villa Lina ripropone drammaticamente la tematica della violenza nelle scuole.

Molti, in questi giorni, si sono riproposti di dibattere per porre un freno a tali accadimenti e, a levare la sua voce, è anche il Silp Cgil che afferma che tale “meccanismo deve essere immediatamente interrotto.

L’aumento della violenza che dalle strade si sposta nelle scuole, non può passare inosservato e non può neanche essere considerato episodico perché tale valutazione diminuirebbe la portata di un fenomeno che deve preoccupare e che deve indurre a prendere provvedimenti drastici almeno nell’immediatezza-.

-La percezione dell’insicurezza che aumenta e si diffonde anche al di fuori dei soliti circuiti evidenzia la necessità di avviare un nuovo percorso che coinvolga istituzioni, forze produttive sociali e sindacali, enti e associazioni di volontariato e forze dell’ordine per realizzare una strategia congiunta di contrasto al dilagare della violenza-.

Il SILP nella nota dà la propria disponibilità ad interventi sul fenomeno ma sottolinea l’esigenza di rimodulare la dislocazione sul territorio delle forze dell’ordine. -Il S.I.L.P. per la CGIL dichiara, sin da adesso, la disponibilità di tutte le sue componenti per attivare una rete di sensibilizzazione sociale per l’individuazione e il controllo dei comportamenti violenti e asociali che deve essere attivata contemporaneamente ad uno studio, ad ampio raggio, che analizzi anche le complesse dinamiche di percorsi che nascono da condizioni di disagio e di degrado. Nel frattempo, però – sottolinea la segreteria del SILP- occorre rimodulare la dislocazione delle forze dell’ordine sul territorio, specie in quei quartieri considerati a rischio, dove maggiore è l’esigenza di affermare la presenza dello Stato, proprio per combattere quel senso di insicurezza che serpeggia fra i genitori, insegnanti, alunni ed operatori della scuola, e per spezzare quel senso di impunità oramai fortemente radicato-.

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