Il primo cittadino stigmatizza l’atteggiamento dei rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana-Bluvia e garantisce che si farà portavoce dei problemi dell'Area dello Stretto per aprire un confronto ampio sul problema. Le forze sindacali predisporranno un documento
Questa mattina il sindaco Giuseppe Buzzanca ha incontrato le rappresentanze sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Orsa, Fast Ferrovie, Sasmant, Sap e Rsu32, che nei scorsi giorni hanno promosso uno sciopero di tutto il personale di Rfi-Bluvia, che si terrà il 20 aprile, per “opporsi al piano di dismissione approntato e messo in atto per i collegamenti sullo Stretto”.
Il primo cittadino ha esordito stigmatizzando l’atteggiamento dei rappresentati di Rete Ferroviaria Italiana Bluvia, che hanno deciso di non partecipare al tavolo di confronto odierno, conseguentemente non contribuendo “all’azione dell’Amministrazione dello Stato, per un’ampia strategia di valorizzazione dell’area dello Stretto di Messina, con necessari ed improcrastinabili interventi di carattere infrastrutturale e di ampliamento dei servizi di collegamento nell’area dello Stretto”. Buzzanca in tal senso ha reso nota la lettera che Filippo Palazzo, il responsabile della Direzione Movimento Navigazione di Roma della RFI, gli ha fatto recapitare in risposta all’invito di partecipazione all’incontro di oggi: “Il temporaneo utilizzo nel solo turno notturno di due navi anziché di tre – si legge – per il traghettamento dei treni è legato per Rfi a due fatto a due fattori: il primo è costituito dalla nuova programmazione dei treni a seguito della nota interruzione temporanea della linea Battipaglia/Reggio Calabria, resasi necessaria per consentire indispensabili lavori di consolidamento dell’infrastruttura ferroviaria tra le stazioni di Vibo, Pizzo e Mileto; il secondo è costituito dalla forte riduzione, auspichiamo solo congiunturale, della domanda di traghettamento dei carri. L’insieme dei due fattori consente, allo stato attuale, di strutturare il servizio di traghettamento su 48 corse giornaliere anziché su 54, soddisfacendo appieno le richieste del mercato. Il provvedimento – continua Palazzo – di carattere temporaneo, non comporta particolari ricadute sul fattore lavoro. Per quanto riguarda la continuità territoriale, si osserva che il provvedimento adottato non contrasta affatto con l’atto di Concessione, il quale riconvoca RFI a garantire la continuità territoriale per il solo trasporto di carrozze e carri ferroviari sulla base delle richieste contrattualizzate delle Imprese Ferroviarie. Allo stato attuale, per l’appunto, la domanda di trasporto si attesta su un massimo di 48 corse giornaliere giudicate ampiamente sufficienti per traghettare i 16 treni viaggiatori ordinari ed i 4 periodici previsti e l’attuale volume di carri merci”.
Commenta così invece l’incontro di oggi il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese: “Rfi opera contro la città e il sindaco ha condiviso l’allarme che abbiamo lanciato accogliendo la nostra proposta di affrontare la vertenza Rfi non più come una vertenza dei lavoratori ma come una vertenza della città di Messina, ponendosi quindi in testa alle istanze e alle rivendicazione delle legittime richieste dei lavoratori e dell’intera città. Finalmente si è compreso quanto la Cisl sostiene da anni e cioè che la posizione geografica della nostra provincia e il suo sviluppo passano dalla presenza forte e attiva delle Ferrovie dello Stato e complessivamente dal potenziamento di tutto il sistema della mobilità nello Stretto”.
Al termine del tavolo è emerso che le forze sindacali predisporranno un documento sull’emergenza della continuità territoriale e la vertenza traghettamento pubblico Rfi. Mentre il sindaco Buzzanca, ha garantito che si farà portavoce con il Capo del Governo, con i Ministri Scajola e Matteoli, e con il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, delle esigenze che l’Area dello Stretto ha nel settore del trasporto ferroviario, per aprire un confronto propositivo sul problema.
(Foto Dino Sturiale)
