Rimane alta l’emergenza, Comune e Provincia a lavoro per il ripristino dei collegamenti stradali nelle zone attualmente isolate. Ieri a Palazzo Zanca incontro tra gli assessori Isgrò e Romano e i tecnici incaricati dei lavori
Anche se non sottoforma di terremoto, la terra di Messina si muove, si sgretola, si sbriciola, scivola sotto gli edifici che su di essa sono stati costruiti. Imbrigliare le colline, posizionare delle reti in ferro che possano contenere sabbia e pietre, ed evitare così che con la pioggia venga giù anche parte della collina.
Impossibile, come accennavamo ieri, poter effettuare una stima precisa del numero di frane e smottamenti registrati al nord, al centro e a sud della città dove in molti casi i cittadini devono fare da sé. Oggi vi proponiamo alcune immagini (cliccare su photogallery)che permettono di vedere più da vicino gli effetti creati dalla frana abbatutasi la notte di sabato sulle abitazioni del complesso ‘Poggio dei Pini’, sulla collina di San Michele: le foto sono state scattate da Dino Sturiale proprio dall’interno di una delle case direttamente coinvolte nel cedimento di una parte della collina. Una situazione che, basta continuare a fare un giro dalle parti di San Michele, o se preferite lungo la Panoramica dello Stretto o, giusto per rimanere in centro, lungo tutta la circonvallazione, non è escluso si verifichi ancora un volta, ed una volta ancora.
La fine delle pioggia che permetterà di facilitare le operazioni di messa in sicurezza di quei tratti di collina franati, potrebbe tuttavia creare un ulteriore pericolo: il terreno, infatti, una volta asciugatosi diventerà infatti ancor più friabile rischiando dunque di cedere con maggior facilità. Quaranta consiglieri comunali hanno presentato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio al fine di poter valutare, attraverso un’attenta e scrupolosa verifica della situazione, elementi che possano consentire di adottare eventuali provvedimenti. Necessaria, secondo gli esponenti politici, la redazione di un “piano di emergenza e di interventi immediati” per la messa in sicurezza ed il ripristino della viabilità nelle zone fortemente colpite dai violenti eventi atmosferici degli ultimi mesi, mediante la creazione, per come richiesto da più parti di un’apposita “Unità di crisi” che stili di concerto con la Provincia e la Protezione Civile, un progetto per la tutela, la prevenzione e la salvaguardia degli assetti idrogeologici (Pai) ed individui soprattutto gli interventi urgenti e indifferibili da porre in essere, nonchè le risorse da stanziare.
E intanto, sempre sul fronte emergenze, ieri pomeriggio a Palazzo Zanca, conferenza di servizi per discutere gli interventi da adottare nel villaggio di Pezzolo in considerazioni di quanto stabilito nel corso del vertice tenutosi domenica in Prefettura: il Comune dovrà infatti occuparsi della risistemazione dell’arteria di collegamento tra Ponte Schiavo e il villaggio attualmente isolato. A confrontarsi ieri i tecnici e gli ingegneri che cureranno i lavori, l’assessore alla Protezione Civile Fortunato Romano e alla manutenzione stradale Pippo Isgrò : quest’ultimo, raggiunto telefonicamente, ha affermato che i lavori di ripristino della carreggiata, maltempo permettendo, potrebbe iniziare già da dopo domani. «Abbiamo discusso con il personale come intervenire, faremo degli ulteriori sopralluoghi poi daremo il via alle operazioni. Salvo imprevisti la situazione potrebbe tornare alla normalità in una decina di giorni non prima». Difficile dunque fare delle previsioni sulla data di “riconsegna” della strada agli abitanti di Pezzolo che, lo ricordiamo, al momento possono contare su un’assistenza medica 24h su 24 per far fronte ad eventuali situazioni critiche. Una consolazione ma nulla più.
E. Dep.- E. Rig.
(reportage Dino Sturiale)
