La limitazione del servizio di traghettamento dei treni a lunga percorrenza, conseguente all’incidente verificatosi lo scorso venerdì a carico della nave Sibari, non smette di sollevare polemiche.
Anche la Fit Cisl, infatti, commenta l’attuale situazione in maniera assolutamente negativa: “Quanto sta accadendo – ha affermato il segretario del settore ferrovie, Michele Barresi, – è solo l’emblema dello stato di degrado del sistema ferroviario nell’area dello stretto e, allo stesso tempo l’ultimo ed il più chiaro segnale della volontà di RFI e Trenitalia di isolare la Sicilia dimettendo il traffico viaggiatori a lunga percorrenza e vincolando il diritto alla mobilità dei cittadini a logiche di risparmio sulla qualità del servizio violando di fatto il proprio ruolo di vettore di trasporto
pubblico.
La CISL – continua Barresi – da sempre ha sostenuto che l’isolamento ferroviario dell’intera regione siciliana passa necessariamente dal depotenziamento dei punti nevralgici del trasporto merci e passeggeri dislocati nel nodo ferroviario messinese. L’area dello stretto diventa
inevitabile cartina di tornasole delle politiche di continua dismissione che il gruppo FS svolge da anni creando di fatto i presupposti per la definitiva scomparsa delle Divisioni Trenitalia Passeggeri e Cargo nell’isola. La problematica che il sindacato pone all’attenzione ormai da tempo assume oggi forte rilevanza sociale e necessita pertanto di un energico intervento politico ed istituzionale che sino ad oggi è mancato-.
