Traporti nello Stretto: di male in peggio

Traporti nello Stretto: di male in peggio

Redazione

Traporti nello Stretto: di male in peggio

venerdì 20 Febbraio 2009 - 10:06

Con il nuovo servizio lieviteranno i prezzi e si dilateranno i tempi di percorrenza

120€ l’abbonamento che fino a pochi mesi fa costava 42€. Un’ora e un quarto per arrivare da Reggio a Messina e viceversa, tratta per cui il mezzo veloce Rfi ci impiegava 25 minuti scarsi fino al fatidico gennaio 2007: è questo il risultato del progetto di “Metropolitana del Mare” avviato dal famoso bando dell’ex ministro ai trasporti Alessandro Bianchi.

Che la “Metropolitana del mare” sarebbe stato un bluff, lo sapevamo da tempo: l’avevamo scritto in tempi non sospetti. Correva il 13 novembre scorso, e parlavamo di “grande bluff” dicendo che “nello Stretto nulla cambierà”.

Immaginavamo che la situazione sarebbe rimasta così scomoda e disagiata come negli ultimi mesi, ma mai potevamo immaginare che le cose sarebbero addirittura peggiorate di colpo, andando a precipitare così in basso.

Intanto c’è da annotare che siamo a fine febbraio e ancora dell’inizio del nuovo servizio neanche l’ombra.

Bisogna poi dire che a questo punto più tardi inizia e meglio è, anzi sarebbe meglio (o forse è il caso di dire “meno peggio” ) se non iniziasse mai, visto che dal giorno in cui inizierà, si dilateranno i tempi di percorrenza (più che raddoppiati) e lieviteranno i prezzi (più che triplicati): anzichè andare avanti, stiamo andando indietro.

Abbiamo, intanto, un nuovo elemento giuridico sulla vicenda dell’assegnazione del bando che, ricordiamo, fu vinto da un’Ati (chiamata “Metromare dello Stretto”) costituita tra Rfi e Ustica Lines.

Un’altra compagnia, la “Snav”, ha fatto ricorso contro l’aggiudicazione all’Ati tra Rfi e Ustica Lines.

Sarà il Tar del Lazio a decidere direttamente se accogliere o meno il ricorso in un’udienza, fissata per il prossimo 9 aprile, ma dal punto di vista giuridico poco importa per quanto rigurda l’inizio del servizio, “che comunque, a termini di legge, avrebbe già potuto essere attivato dagli aggiudicatari del bando”, dichiara Antonio Sgrò, dirigente comunale di Azione Giovani di Reggio Calabria, che stamani ha guidato una manifestazione pacifica, goliardica e provocatoria presso la stazione marittima di Reggio, dove domani alle 11 del mattino si terrà una conferenza stampa del comitato pendolari dello Stretto.

Stamattina i ragazzi di azione Giovani si sono presentati al porto con un materassino e uno striscione che recitava “Voi inadempienti, noi intraprendenti”: i ragazzi del movimento giovanile di An infatti hanno distribuito dei volantini spiegando che con i nuovi prezzi imposti da “Metromare”, ci si potrebbe qusi acquistare una flotta di natanti privatamente, con delle barchette che poi nei mesi estivi potrebbero essere utilizzare per fare delle minicrociere. Le corse sarebbero matiniere, pomeridiane, serali e notturne (insomma, come se fosse un’automobile, quando ognuno vuole), e il prezzo del biglietto sarà l’investimento iniziale del mezzo (caffè compeso). Le comunicazioni sarebbero rapide e immediate, tramite Facebook: “Cosa aspettate? Viaggia con noi! Ogni giorno al nostro stesso servizio di cittadini dell’Area dello Stretto”.

E’ questa la provocazione lanciata oggi da Azione Giovani, che come i dodicimila pendolari dello Stretto, ha le palle piene dei soprusi fatti a discapito degli studenti, dei lavoratori e dei cittadini che vivono lo Stretto subendo però una distanza, tra Reggio e Messina, più ampia di quanto non sia lontana Malta da Pozzallo o Tunisi da Marsala.

Bando alle provocazioni goliardiche dei ragazzi di Ag, più realisticamente è facile prevedere che dal giorno in cui entrerà in funzione il servizio di “metropolitana del mare”, i mezzi veloci di Rfi e Ustica Lines si svuoteranno completamente, e i pendolari dovranno optare al 100% su Villa San Giovanni, viaggiando tramite i traghetti della Caronte & Tourist, che sarebbero, in teoria, adibiti esclusivamente al traghettamento veicolare e automobilistico, non al pendolarismo pedonale.

E’ impensabile che per andare da Reggio a Messina si effettui una corsa che passa (perchè?) tramite Villa San Giovanni: “modificare il bando è impossibile”, dice qualcuno a noi poveri illusi che ci eravamo convinti della modifica, garantita dagli amministratori politici delle due Province, dal sistema ad anello a quello a pendolo, che avrebbe eliminato Villa dalla tratta e garantito a Reggio e Messina un collegamento diretto.

Ma com’è possibile – ci chiediamo – che non si può modificare il bando, se il bando prevede anche la fermata a Papardo, dove non c’è nè il pontile nè uno straccio di progetto per realizzarlo?

Se non si può modificare il bando, il servizio non può partire, perchè se inizierà senza fermare a Papardo, allora sarà un servizio clandestino e illegale!

A meno che non sia possibile modificare il bando, e in quel caso sarebbe più semplice correggere gli strafalcioni dell’ex ministro Bianchi eliminando non solo Papardo, ma anche Villa San Giovanni.

Oppure compiranno le corse giornaliere con il mezzo vuoto, così, tanto per … diciamo … avere i soldi del bando!

E intanto, oggi, la politica tace.

E a noi non ci resta la soddisfazione di poter affermare che “ve l’avevamo detto”.

Bella consolazione.

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